bannerbanner
LGBT La Pandemia Del Mondo
LGBT La Pandemia Del Mondo

Полная версия

LGBT La Pandemia Del Mondo

Язык: Итальянский
Год издания: 2020
Добавлена:
Настройки чтения
Размер шрифта
Высота строк
Поля
На страницу:
4 из 7

● il patto,

● l’uomo e la donna,

● la comunità di tutta la vita,

● per sua natura ordinata al bene dei coniugi,

● e alla procreazione e educazione della prole,

● tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento.

3.2.1. Il patto.

Questa è la prima parola nella comprensione del matrimonio. Uno dei principali concetti teologici della Bibbia, che esprime il rapporto tra Dio e l’uomo. Si può dire che la Bibbia è una lettera o una storia dell’Alleanza di Dio con gli uomini. Scrivo “con le persone” per un semplice motivo, l’alleanza di Dio nello stesso momento è:

● con tutta l’umanità,

● e con ogni singola persona.

Nell’Antico Testamento c’è l’Arca dell’Alleanza: un baule placcato d’oro in cui sono state conservate le tavolette dei Dieci Comandamenti, che erano l’Alleanza di Dio con il Popolo Eletto. Un patto può anche essere stipulato tra persone e significa un’alleanza, un accordo tra persone, famiglie o nazioni in cui le parti contraenti si impegnano a cooperare e a prestarsi reciproca assistenza in situazioni concordate. L’alleanza aiuta a vivere in armonia con il mondo che ci circonda. “Accordo, convenzione tra due o più parti: stabilire, stringere un patto d'amicizia con qualcuno; patto concluso tra due contendenti; osservare, rispettare il patto; tenere fede al patto; annullare, rescindere il patto; patto di pace, di alleanza”45.

Il patto può essere:

1. Patto matrimoniale.

Matrimonio, promessa matrimoniale. Su questo argomento tornerò più avanti in questo capitolo.

2. Patto di sangue.

In antiche tribù, sette e organizzazioni segrete, affiliazione o iniziazione sancita mischiando alcune gocce del sangue del nuovo affiliato con quello di un personaggio autorevole della comunità46. Anche Gesù versa il suo sangue sulla croce per salvarci.

3. Patto sociale.

Secondo alcuni pensatori sta alla base della nascita della società, ossia di quella forma di vita in comune che sostituisce lo stato di natura, in cui gli esseri umani vivevano in una condizione di instabilità e insicurezza per la mancanza di regole riguardo a quelli che sono i loro diritti e doveri47.

4. Patto col diavolo.

L’espressione “alleanza con il diavolo” si riferisce a una persona che è disposta a fare qualsiasi cosa per raggiungere

i suoi obiettivi, o che in modo inspiegabile riesce a mantenere la sua giovinezza nonostante il passare del tempo, o che, più in generale, si vanta di numerosi privilegi senza reale e personale merito. Molti esempi di “alleanza con il diavolo” si trovano nelle storie folcloristiche e anche nella letteratura cristiana, dove il diavolo promette grande ricchezza, piaceri, onori e successi nella vita, in cambio dell’anima della persona al momento della morte. Il patto con il diavolo parla di un chirografo48, che è stato firmato con il proprio sangue. Il più famoso di questi patti è senz’altro quello descritto da Goethe in Faust49, in cui il demonio viene identificato con la figura di Mefistofele, che lo studioso Faust invoca per raggiungere la conoscenza assoluta su temi proibiti50. Per capire un po’ di più il patto col diavolo, come funziona, propongo leggere le parole del papa san Giovanni Paolo II:

Le caratteristiche degli angeli indicate sono:

a) esseri razionali e liberi, quindi hanno la possibilità di fare una scelta a favore o contro il Bene che essi conoscono, cioè Dio stesso;

b) sottoposti ad una prova di carattere morale…mediante una scelta che per gli esseri puramente spirituali possiede un carattere incomparabilmente più radicale di quella dell’uomo ed è irreversibile dato il grado di intuitività e di penetrazione del bene di cui è dotata la loro intelligenza;

c) Dio offrì [agli angeli] il mistero della sua divinità, rendendoli così partecipi, mediante la grazia della sua infinita gloria…[gli angeli cattivi] hanno scelto contro la rivelazione del mistero di Dio, contro la sua grazia che li rendeva partecipi della Trinità e dell’eterna amicizia con Dio;

d) il motivo di tale radicale ed irreversibile scelta contro Dio…è l’orgoglio”51.

Le precedenti catechesi sugli angeli ci hanno preparati a comprendere la verità che la Sacra Scrittura ha rivelato e che la Tradizione della Chiesa ha trasmesso su satana, cioè sull’angelo caduto, lo spirito maligno, detto anche diavolo o demonio. La natura e la gravità del peccato di Satana consiste nella scelta radicale e irrevocabile di rifiutare Dio e il suo regno e usurpandone i diritti sovrani e tentando di sovvertire l’economia della salvezza: Così lo spirito maligno tenta di trapiantare nell’uomo l’atteggiamento di rivalità, di insubordinazione e di opposizione a Dio, che è diventato quasi la motivazione di tutta la sua esistenza… In questa condizione di menzogna esistenziale satana diventa – secondo san Giovanni – anche “omicida”, cioè distruttore della vita soprannaturale che Dio sin dall’inizio aveva innestato in lui e nelle creature, fatte a “immagine di Dio”: gli altri puri spiriti e gli uomini; satana vuol distruggere la vita secondo la verità, la vita nella pienezza del bene, la soprannaturale vita di grazia e di amore”52.

Il pensiero fondamentale delle catechesi del papa è:

Così lo spirito maligno tenta di trapiantare nell’uomo l’atteggiamento di rivalità, di insubordinazione e di opposizione a Dio, che è diventato quasi la motivazione di tutta la sua esistenza…”.

Secondo i Padri della Chiesa, Satana è “la scimmia di Dio” perché lo imita e lo impersona. Ma dobbiamo sapere che non sarà mai come Dio, né le sue opere possono essere paragonate alle opere di Dio53. Satana è soltanto una “scimmia di Dio” perché fa tutto contrario a Lui:

● invece di bene, introduce il male,

● invece di ordine, il caos,

● invece di amore, odio,

● invece della pace, la guerra,

● invece della verità, la menzogna,

● invece del consenso, una lite,

● invece di unità, divisione e dispersione,

● invece di libertà – anarchia morale, schiavitù,

● invece della vita, la morte.

● invece di eterosessualità – omosessualità, ciò capiremo strada facendo nella lettura del libro.

Noi siamo abituati a pensare, che nella Bibbia ci siano soltanto le alleanze con Dio. Per questo immagino che ciò che scriverò ora potrebbe sorprendervi. E’ interessante notare che, nelle alleanze tra Dio e gli uomini, troviamo anche tentativi d’infiltrazione diabolica. Il diavolo sull’alleanza di Dio vuole sovrascrivere la propria alleanza con le persone. Il diavolo cerca alleati contro Dio, perché vuole coinvolgerli nei suoi piani malvagi, attraverso i quali vuole distruggere:

● la vita secondo la verità,

● la vita di piena bontà,

● la vita soprannaturale di grazia e di amore,

● la natura della creazione e falsificarla.

4.1. Il primo esempio.

Il peccato originale d’Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre (cfr, Gn 3) . Proprio là i primi uomini hanno dato al diavolo il permesso di entrare e agire sulla terra. Prima il serpente era “incatenato” all’albero della “conoscenza del bene e del male”, invece Adamo ed Eva lo hanno scatenato, liberato. In questo modo il diavolo è diventato “Amministratore Delegato” degli uomini sulla terra. Lui può agire perché ha il permesso degli uomini. Dall’esperienza sappiamo che non è facile togliergli la delega ricevuta. Sembra impossibile. Quando leggiamo la storia della Terra vediamo quanti disastri ha creato questo insulso patto. Purtroppo sarà così sarà fine alla fine del mondo, alla seconda venuta di Gesù per giudicare i vivi e i morti. Per vincere il patto tra gli uomini e il diavolo, il Figlio di Dio doveva firmarlo con il proprio sangue, morendo sulla croce. Siamo sicuri che Gesù è riuscito a cancellarlo attraverso la sua risurrezione.

4.2. Il Secondo esempio.

Il tradimento di Giuda Iscariota (Gv 13) . Sicuramente avete sentito il nome Giuda Iscariota. La sua storia è tragica e triste. Assomiglia un po’ la storia di Adamo ed Eva. Loro hanno tradito Dio per una “mela”, che sembrava molto appetitosa. Lui invece per trenta denari. Lui ha “firmato” il patto con il diavolo. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come togliere Gesù di mezzo. “[3] Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. [4] Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. [5] Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro” (Lc 22,3-5) . D’accordo era questo: lui doveva consegnare Gesù e i sacerdoti gli dovevano dare i soldi, trenta denari, che hanno valore di una mensilità di un bracciante. Sapiamo come si è finita la sua storia. Si è impiccato.

4.3. Il terzo esempio.

Gesù nel deserto tentato dal diavolo (cfr .Mt 4,1-11). “[8] Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: [9] Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai” (Mt 4,8-9) . Proposta del diavolo è: “Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai”. Sapiamo come si è finita questa storia, Gesù ha rifiutato la sua proposta. Il diavolo ha il proprio scopo, che è legato strettamente con il significato del suo nome: menzognero, usurpatore, omicida, distruttore, divisore. Lui agisce secondo la sua distrutta natura e vuole trasmetterla all’uomo nel comprendere Dio Creatore e Padre, la natura e uomo stesso. Il suo inganno cominciò nel Paradiso Terrestre e continua attraverso i secoli rivestendosi nelle diverse forme. Una di queste è l’omosessualità e tutte le idee LGBT.

4.4. Il quarto esempio.

Signore, questo non ti accadrà mai. “[21] Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. [22] Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai. [23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” (Mt 16,21-23) . Ecco, la scena del Vangelo, in cui Gesù preannuncia la sua Passione, predetta dai profeti, cioè dalla volontà di Dio: “[1] Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.[2] Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, [3] non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; [4] non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. [5] Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa: [6] "Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, [7] perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre” (Is 42, 1-7) . La passione e la sofferenza nel modo di pensare umano sono inaccettabili, specialmente nel caso di Gesù, che è il Figlio di Dio, il Giusto di Dio, il Messia. Pietro è un Ebreo tradizionale, che vede la sofferenza attraverso il filtro della mentalità del suo tempo. La sofferenza per un Ebreo era una conseguenza del peccato. Come è possibile che Gesù, il Dio Santo, soffra? Egli è senza peccato! Chi soffre significa che ha peccato. Tanto di più, che la morte in croce era considerata la più vergognosa di tutte. Il diavolo, per mezzo di Pietro, vuole allontanare Gesù dalla sua missione. “ Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” . Questa è la risposta di Gesù e dovrebbe diventare anche la nostra.

4.5. Il quinto esempio.

Scenda ora dalla croce e gli crederemo. “[39] E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo:[40] Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce! [41] Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: [42] Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d’Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. [43] Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!” (Mt 27,39-41). Gesù non ha bisogno di dimostrare la verità su se stesso chi Egli è. Non c’è bisogno dare le prove della verità. La Verità è Verità. Si difenderà da sola. Gesù è la Verità, e la Verità è ciò, che Egli fa e dice. La verità si dimostra da sola. Questo accadrà tre giorni dopo, quando risusciterà!

5. Patto Biblico tra Dio e gli uomini.

Nella Bibbia si chiama alleanza. Nell’Antico Testamento, l’alleanza tra Dio e gli Israeliti per rispettare e fare la volontà di Dio è stata espressa sulla tavola di pietra con i Dieci Comandamenti, che Mosè ricevette da Dio sul Monte Sinai. Questa alleanza è limitata solo al popolo Ebreo. Nel Nuovo Testamento, invece, l’alleanza tra Dio e gli uomini si realizza in Cristo – Figlio di Dio, che offre la sua vita sulla croce per salvarci. Chi crede in Lui è già salvato (cfr. Gv 3,17-18) . Quest’alleanza è scritta nei cuori degli uomini ed è universale. Analizzando queste due alleanze, possiamo comprendere meglio il senso e il significato del vero matrimonio. Tornerò sull’argomento dell’Alleanza con Dio più avanti nel libro.

3.2.2. L’uomo e la donna.

Ecco la seconda parola da approfondire per capire meglio la definizione della Chiesa Cattolica del matrimonio. L’autore del libro della Genesi ci fa capire, che l’uomo e la donna entrambi sono stati creati all’immagine e somiglianza di Dio, che si esprime prima di tutto attraverso l’inseparabile l’unione tra di loro, che si chiama matrimonio:

1603 …l’intima comunione di vita e di amore coniugale. fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie, è stabilita dal patto coniugale […]. Dio stesso è l’autore del matrimonio. La vocazione al matrimonio è iscritta nella natura stessa dell’uomo e della donna, quali sono usciti dalla mano del Creatore…La salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamente connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare”54.

1604 Dio, che ha creato l’uomo per amore, lo ha anche chiamato all’amore, vocazione fondamentale e innata di ogni essere umano. Infatti l’uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio55 che è amore (1 Gv 4,8.16). Avendolo Dio creato uomo e donna, il loro reciproco amore diventa un'immagine dell’amore assoluto e indefettibile con cui Dio ama l’uomo. È cosa buona, molto buona, agli occhi del Creatore56. E questo amore che Dio benedice è destinato ad essere fecondo e a realizzarsi nell’opera comune della custodia della creazione: Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela (Gn 1,28)”57.

3.2.3. La comunità per tutta la vita.

Ecco l’altro argomento per comprendere meglio che cos’è il matrimonio.

1604 Dio, che ha creato l’uomo per amore, lo ha anche chiamato all’amore, vocazione fondamentale e innata di ogni essere umano. Infatti l’uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio che è amore (1 Gv 4,8.16). Avendolo Dio creato uomo e donna, il loro reciproco amore diventa un’immagine dell’amore assoluto e indefettibile con cui Dio ama l’uomo”58.

L’uomo è creato:

● Da Amore cioè da Dio.

● Per essere amato.

● Per amare.

L’Amore è il vero senso dell’esistenza dell’uomo e di tutto ciò costituisce la sua vita. Perché è così? L’uomo è creato all’immagine e somiglianza di Dio, che è AMORE! Proprio qui nella parola AMORE troviamo il sorgente dell’indissolubilità del matrimonio per tutta la vita.

● L’amore di Dio è eterno – il matrimonio è inseparabile, almeno fino alla morte.

● L’amore di Dio è fedele – il matrimonio è basato sulla fedeltà.

● L’amore di Dio è sconfinato – l’amore coniugale è sconfinato. L’uomo creato e desiderato da Dio partecipa pienamente al suo amore.

● L’amore di Dio scorre nel cuore dell’uomo e si esprime in modo particolare nell’amore matrimoniale tra uomo e donna. Sappiamo, che l’amore di Dio per noi è inseparabile, e per questo ricordandoci l’amore di Dio, l’amore coniugale è inseparabile.

● L’amore di Dio si esprime nell’unità tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, così il matrimonio è unità tra l’uomo e la donna!

● Dio si dona pienamente nell’amore, anche l’amore coniugale è la piena donazione reciproca tra i sposi.

● L’amore di Dio è fecondo, anche l’amore coniugale è fecondo!

L’uomo creato e voluto da Dio partecipa nel suo amore assomigliandolo in esso. L’amore di Dio sgorga nel cuore dell’uomo, e si esprime in modo particolare nell’amore matrimoniale tra maschio e femmina. Sappiamo che l’amore di Dio verso di noi è indissolubile, per questo, assomigliando all’amore di Dio, dovrebbe essere l’amore del marito verso la moglie, e l’amore della moglie verso il marito. Per rendere il matrimonio così forte come l’amore di Dio, i coniugi devono costruirlo sul Dio, che è la forza del matrimonio. In questo modo saranno capaci rivelare Dio stesso, il suo amore e fedeltà. La forza del matrimonio è Dio, che non soltanto lo costituisce, ma lo anche sostiene nell’esistenza e nella crescita. Al centro di tutto è Dio! Il sorgente di tutto è Dio! Dio che è Santa Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo! Anche al centro del matrimonio, per renderlo forte, dovrebbe essere Dio, che è Padre e Creatore di tutto e di tutti. Catechisno della Chiesa Cattolica ci ricorda: “Fides omnium christianorum in Trinitate consistit – La fede di tutti i cristiani si fonda sulla Trinità”59, c ioè sull’amore di: Padre che crea, Figlio che salva e Spirito Santo che santifica.

Per scoprire che cosa è il matrimonio dobbiamo entrare nel mistero di Dio, proprio là troviamo il senso dell’unione tra maschio e femmina, che sono stati creati all’immagine e somiglianza di Dio. L’unione in Dio tra Padre, Figlio e Spirito Santo è: perfetta, fedele e feconda. L’unione in Dio tra Padre, Figlio e Spirito Santo è perfetta nel: pensare, desiderare e fare. Ecco, se vogliamo scoprire che cos’è il matrimonio dobbiamo conoscere e contemplare Dio, perché soltanto in Lui possiamo comprendere il senso, la profondità e la bellezza del matrimonio tra maschio è femmina: unito, fedele e fecondo. Il matrimonio rispecchia l’unione nella Santa Trinità e soltanto in essa possiamo scoprire il vero significato del matrimonio. L’uomo conoscendo Dio sempre di più, sempre di più è capace scoprire se stesso, la propria vocazione e la sua bellezza. Purtroppo l’uomo d’oggi ha perso conoscenza di se stesso, perché ha perso conoscenza di Dio. La lontananza da Dio significa per l’uomo la lontananza da se stesso. Invece, l’avvicinamento a Dio significa per l’uomo l’avvicinamento a se stesso.

Sappiamo bene che il mondo di oggi è il mondo delle crisi che toccano tutti i settori della società: la politica, l’educazione, l’economia, la sanità, la fede, la famiglia, il matrimonio, il lavoro, la natura, la moralità, la politica. La crisi è dappertutto. Perché? Perché dappertutto manca Dio. La crisi abbraccia e coinvolge noi tutti, e in qualche maniera ci spaventa. La parola crisi deriva dal greco κρίσις (krisis)60, e n onostante il suo significato negativo nasconde un pizzico di positività, possibilità, opportunità e speranza. Questa crisi che stiamo vivendo da tanto tempo, direi da troppo tempo, è tanto strana, perché ci toglie anche questo pizzico di speranza che abbiamo avuto. Perché succede? Perché nonostante gli sforzi umani non si sta aprendo nessuna via d’uscita da essa. E’ certamente positivo e giusto che l’uomo si impegni per superare le crisi, ma purtroppo, dobbiamo ammettere con dolore, che lo sforzo risulta senza esito positivo. Osserviamo i politici, sembrano cechi, disorientati e disperati cercando le soluzioni, ma le loro proposte non funzionano. L’uomo fallisce. Risulta obbligata in questa situazione una domanda: Qual’è la causa della crisi di oggi? Sicuramente la risposta sincera e profonda a questa domanda ci aiuterebbe a trovare la soluzione, come uscire dalla crisi. Perché tutti gli sforzi umani falliscono? Perché sono soltanto sforzi umani. Purtroppo questi risultano insufficienti, perché la causa di questa crisi non è soltanto sul livello materiale, ma prima di tutto sul livello spirituale. Spiegando meglio – la crisi spirituale dell’uomo causa anche la crisi materiale. Per uscire dalla crisi materiale, prima di tutto, l’uomo deve uscire dalla crisi spirituale. Come fare? Questo ci spiega bene san Paolo, indicandoci non soltanto la causa della crisi, ma anche le soluzioni come uscirne fuori: “[11] Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. [12] La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. [13] Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. [14] State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, [15] e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. [16] Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; [17] prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. [18] Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi” (Ef 6,11-18) . Dove si trova la causa di questa crisi? Ecco la risposta:“ La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”, cioè, la battaglia è: contro il male, il diavolo, contro il peccato! Per questo motivo, per uscire da questa crisi non bastano le forze umane, perché l’uomo da solo non può sconfiggere il diavolo, è troppo debole per farlo. L’uomo ha bisogno di Dio e della sua armatura, cioè: della verità, della giustizia, del Vangelo di pace, della fede, della Parola di Dio, della preghiera incessantemente nello Spirito con perseveranza.

Dopo questa lunga premessa della crisi vorrei tornare al matrimonio, perché è il nostro argomento principale, e sappiamo bene che nei tempi odierni sta attraversando una crisi profonda. Vorrei sollevare un problema oggi molto diffuso, il divorzio61 e la separazione62. Le persone per vari motivi non vogliono stare più insieme. Non si amano più. Sembra che qualcosa o qualcuno sia entrato tra di loro creando una tale tensione, che è capace di allontanarli. Questo qualcosa o qualcuno è capace di spegnere tra i coniugi l’amore primitivo, che li ha spinti per stare insieme. Si sono stufati? Subentrata altra persona? Dio ha smesso di sostenere il loro matrimonio? Oppure questo significa, che gli sposi hanno abbandonato Dio e non collaborano con lui? Sicuramente il divorzio e la separazione non è secondo la volontà di Dio. In questo momento la domanda si pone da sola. Nel divorzio, di chi è la volontà? La risposta è più facile di quello che pensiamo. Uno dei nomi di satana è colui che separa e divide! Ecco il vero, fondamentale motivo e la causa delle separazioni e dei divorzi. Una cosa sicura, il cuore dell’uomo non può rimanere vuoto, perché dove manca Dio subentra lui. Il divorzio è il frutto e il segno della sua presenza.

L’agire di satana non si limita soltanto nell’ambito familiare ma anche legislativo. Il fatto è che: “Nel 2015 è stato introdotto il cosiddetto divorzio breve, legge che ha semplificato di molto la procedura per metter fine al matrimonio. Difficile non associare questo elemento con il boom dei divorzi in Italia. La percentuale di aumento rispetto al 2014 è +57%. Dato ancora più notevole se si considera che la legge è entrata in vigore solo a fine maggio 2015. Le separazioni sono invece aumentate del 2.7% rispetto all’anno precedente. In totale, Istat registra 82.469 divorzi e 91.706 separazioni nel 2015. I dati sottolineano che la durata media delle nozze al momento della separazione è di 17 anni. Quando i mariti hanno circa 48 anni e le mogli 45. Chi si sposa con rito religioso è meno propenso a divorziare rispetto a chi si sposa con rito civile”63. I numeri parlano da soli. Il numero dei divorzi e dei separazioni crescono notevolmente. Di fronte a questa situazione per forza dobbiamo porci la domanda: Quali sono le cause del divorzio? Già ci indica san Paolo – il diavolo.

На страницу:
4 из 7