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LGBT La Pandemia Del Mondo
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LGBT La Pandemia Del Mondo

Язык: Итальянский
Год издания: 2020
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Dio è nostro Padre – Madre e come ogni genitore, ci ha trasmesso i suoi “geni”, quelli spirituali e quelli materiali. Essi sono perfetti come Dio stesso e esiste tra di loro una perfetta armonia. Un genetico americano Dean Hamer25 ha costruito una teoria che ipotizza un gene di Dio VMAT2 che predispone gli esseri umani verso esperienze mistiche e spirituali26 . Il suo pensiero è molto logico secondo la logica e sapienza della Bibbia. L’uomo creato da Dio dentro di se ha la naturale predisposizione o tendenza verso Dio. Stare con Dio è una cosa naturale dell’uomo. Dopo il peccato questa tendenza è stata infettata dal male, dal virus del serpente. Il DNA della natura primitiva dell’uomo e stato modificato, oppure per meglio dire falsificato, dai “geni” del diavolo. Da questo momento l’uomo fa fatica ad entrare in relazione con Dio Creatore e, capire il significato della vera natura e distinguere tra il vero e falso. Secondo la Bibbia l’uomo è creato da Dio e per Dio e soltanto in questa relazione può pienamente vivere nell’armonia spirituale e materiale.

Dio vuole la felicità dell’uomo. Questo ci dimostra la Bibbia attraverso il Paradiso Terrestre, che è primo luogo della felicità corporale e spirituale preparata da Dio agli uomini. Secondo “luogo” è il cielo, che è ultimo, definitivo ed eterno stato della piena felicità dell’uomo. Questi due luoghi (stati), dimostrano le condizioni dell’uomo libero dal male in piena armonia con Dio, se stesso, gli altri e tutta la natura. La Bibbia ci racconta che l’uomo nel Paradiso Terrestre, per conservare la felicità doveva rispettare il comandamento: “[16] Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, [17] ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti” (Gen 2,16-17) . In questo comandamento è nascosta la potenzialità della vita o della morte spirituale e materiale. Questa potenzialità di cambiare o conservare il suo destino l’uomo l’ha ricevuta da Dio nella possibilità di scegliere, nella sua libera volontà. Seguire la Legge Naturale o danneggiarla. Seguire Dio significava per uomo conservare i “geni” di Dio in se stesso, invece disobbedire a Dio significava per uomo modificare o manipolare o i “geni” di Dio in se stesso, introducendo i “geni” del male che avrebbero mutato la sua natura spirituale e materiale inserendo nella genetica di Dio la malattia spirituale e materiale.

La Bibbia ci testimonia che purtroppo l’uomo ha disobbedito a Dio e il suo tradimento ha avuto un impatto enorme nel cambiamento della vita dell’uomo. Basta guardare la vita dell’uomo prima del peccato e dopo del peccato originale. Penso che non sia difficile notare la differenza tra le due situazioni27 , le sperimentiamo personalmente ogni giorno nella nostra vita personale o osservando quello che succede nel mondo.

Dal momento del peccato originale l’uomo si sente diviso interiormente. Ha due tendenze:

● verso il bene,

● e verso il male.

Come sottolinea papa Francesco: “La linea di confine tra il bene e il male passa nel cuore di ogni persona (…) In questo mondo il bene e il male sono talmente intrecciati, che è impossibile separarli ed estirpare tutto il male. Quindi l’unica cosa da fare è compiere il difficile esercizio del discernimento fra il bene e il male”28 .

Spero che non è per noi una sorpresa dicendo che l’uomo è malato spiritualmente e fisicamente. La risposta della causa della sua malattia è semplice: la causa è il peccato originale dell’Adamo ed Eva nel Paradiso. Proprio là è la sorgente di tutto il nostro malessere che si espande in diversi modi sulla terra e nella vita di ogni uomo. Il male del mondo è la malattia “genetica” ereditata attraverso i secoli partendo dai primi uomini della terra. Il peccato originale ha modificato originario DNA di Dio. Sopra il DNA di Dio si è sovrascritto il DNA del male, che con le sue conseguenze tocca tutte le generazioni umani fino alla seconda venuta di Gesù per giudicare i vivi e i morti.

1°. La successione della creazione o della natura.

Questa successione è divisa in due parti: prima e dopo il peccato originale. Al centro di queste due parti sta proprio il peccato originale di Adamo ed Eva. La prima parte contiene il mistero della creazione (cfr. Gen 1.2) e lo stato dell’uomo nel Paradiso prima del peccato, la seconda invece contiene lo stato dell’uomo dopo il peccato e fuori del Paradiso (cfr. Gen 3-Ap 22). Per capire questo secondo stato propongo la lettura di tutto il resto della Bibbia.

La prima cosa che in questa successione è molto evidente, che tutte le cose create da Dio sono buone (cfr. Gen 1, 4.10.12.18.21.25). Dopo la creazione dell’uomo Dio vede che era una cosa molto buona (cfr. Gen 1,31). Dio attraverso l’uomo ha dato alla natura un valore più alto caratterizzato da un suffisso “molto”.

Altra cosa molto importante è che l’uomo (maschio e femmina) sono stati creati dal Creatore, come sottolinea libro di Genesi: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza (…) [w.27] Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (cfr. Gen 1,26-27) . Le parole chiave per capire chi è uomo e la sua natura sono: molto buono, immagine e somiglianza di Dio.

Un’altra cosa molto importante è che l’uomo che è molto buono e che è immagine e somiglianza di Dio, possiede la libera volontà di scegliere, cioè che può decidere del suo destino: “[16] Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, [17] ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti” (Gen 2,16-17) , ciò significa che può rifiutare Dio Creatore e la vera natura della creazione.

Altra cosa molto importante che nel giardino dell’Eden vicino all’albero o nell’albero della conoscenza del bene e del male era presente il serpente cioè il diavolo: “[1] Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino? [2] Rispose la donna al serpente: Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, [3] ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete. [4] Ma il serpente disse alla donna: Non morirete affatto! [5] Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male. [6] Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò” (Gen 3,1-6) , che ha coinvolto gli uomini nella sua malvagità e nel suo progetto contro Dio e di tutto che proviene da lui. L’uomo si è fatto ingannare dal serpente e ha disobbedito a Dio.

Un’ altra cosa molto importante è che nonostante che l’uomo si sia nascosto davanti a Dio (questo atteggiamento è l’immagine del peccato): “[7] Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. [8] Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. [9] Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: Dove sei?

[10] Rispose: Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto. [11] Riprese: Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?” (Gen 3,7-10) , lui non l’ha lasciato da solo e senza speranza: “[15] Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen 3,15) . Si tratta di Protovangelo: “Dopo la caduta, l’uomo non è stato abbandonato da Dio. Al contrario, Dio lo chiama, (Cfr. Gen 3,9) e gli predice in modo misterioso che il male sarà vinto e che l’uomo sarà sollevato dalla caduta (Cfr. Gen 3,15 ). Questo passo della Genesi è stato chiamato “Protovangelo”, poiché è il primo annunzio del Messia redentore, di una lotta tra il serpente e la Donna e della vittoria finale di un discendente di lei. Da questo momento la “successione” della creazione o della natura si svolge su due binari, che si intralciano come le trecce di DNA del codice genetico, che trasmettono alle generazioni il bene e il male, questo che è secondo la natura e contro la natura. Oggi purtroppo osserviamo, che l’uomo ha dubbi là dove non dovrebbero esserci. Tutto il dibattito dell’omosessualità e delle idee di gender e LGBT, sono un esempio significativo che l’uomo ha problemi con la propria identità e personalità che è falsificata alla sorgente della sua natura.

IL MATRIMONIO

Il significato del matrimonio oggi crea tanti problemi e incomprensioni, per questo vorrei approfondire l’argomento. Praticamente e teoricamente, molte persone non sanno più che cos’è un vero matrimonio. Negli ultimi 150 anni, nelle definizioni enciclopediche, nei dizionari pubblicati in Italia e nel mondo, il matrimonio è stato definito come una relazione tra un uomo e una donna . Recentemente, tuttavia, sono emerse altre definizioni che sostituiscono i termini marito e moglie con termini neutri, come persone o genere (gender29). Non sbagliamo a dire, che il dibattito sulla definizione di matrimonio è legato ai movimenti LGBT a favore delle coppie omosessuali. Loro non soltanto suggeriscono o propongono, ma impongono una definizione, che consenta alle coppie omosessuali di poter sposarsi legalmente, essere riconosciute come matrimonio e famiglia, di poter adottare bambini. Le definizioni giuridiche del matrimonio variano da paese a paese e anche all’interno dello stesso stato. C’è, letteralmente parlando, caos e confusione su questo tema.

In alcuni paesi, la definizione permette alle coppie omosessuali di sposarsi e in altri no. In Italia il 5 giugno 2016 è entrata in vigore la legge sulle unioni civili30 nota anche come legge Cirinnà, dal nome della sua proponente (la senatrice del Partito Democratico, Monica Cirinnà). Le unioni civili sono la forma di regolamentazione prevista per le coppie omosessuali e, pur non essendo un matrimonio, nascono con una cerimonia davanti al sindaco del proprio Comune e prevede quasi tutti gli stessi diritti e doveri del matrimonio (con l’eccezione della possibilità di adottare e dell’obbligo di fedeltà che restano esclusivi del matrimonio eterosessuale)31.

Tuttavia, dobbiamo sapere che la definizione contenuta nella legislazione, negativa o positiva, non risolve il problema di ciò che costituisce il matrimonio, perché l’opzione omosessuale rispecchia in qualche maniera la tendenza dalla società. Il matrimonio non è un prodotto delle decisioni politiche, ma è un’istituzione sociale, viva e come elemento di auto-organizzazione sociale non è soggetto alle norme di legge, ma è il risultato dello sviluppo, della cultura, della mentalità e del modo di pensare. Il matrimonio esce dalla società e la società lo comprende così com’è. Le tendenze sociali non possono essere frenate solo da atti giuridici, ma soprattutto:

● da un’educazione sana basata sulla vera natura,

● dalla promozione e protezione del matrimonio tradizionale (eterosessuale),

● dal fatto di conferirgli al matrimonio tradizionale un posto adeguato nella società, come merita, al centro della società,

● creare le condizioni sociali, politiche ed economiche per un suo sviluppo sano e dignitoso prendendo in considerazione prima di tutto il matrimonio tradizionale.

Il matrimonio è la radice della famiglia, che è la cellula della società. Per questo il matrimonio dovrebbe essere trattato con una grande cura, rispetto e chiarezza del suo significato. Non può essere riconosciuto come matrimonio un unione, che non ha la potenzialità pro-creativa. Se questa cellula è sana, allora anche l’intera società è sana e viceversa.

In questo capitolo il mio desiderio è di chiarire il vero significato del matrimonio, come unione voluta da Dio, tra maschio e femmina, come è scritto nella Bibbia e concretamente nel Libro di Genesi: “[24] Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne” (Gen 2,24), secondo l’ordine della natura attraverso l’immagine dell’armonia tra maschio e femmina nel Paradiso Terrestre, prima del peccato originale. Il libro di Genesi ci dimostra chiaramente, che l ’ordine proviene da Dio. Invece il disordine proviene dal diavolo, ciò ci dimostra la situazione dopo il peccato originale.

Sono rimasto sorpreso positivamente quando facendo la ricerca della definizione del matrimonio in Internet ho digitato il termine, “matrimonio definizione”. Inaspettatamente ho trovato una definizione soddisfacente per me, e vorrei subito condividerla con voi, perché chi sa, forse fra poco sarà cancellata, vedendo ciò che sta succedendo nel mondo. Cito letteralmente: “Matrimonio /ma·tri·mò·nio/ sostantivo maschile. Rapporto di convivenza dell'uomo e della donna in accordo con la prassi civile, ed eventualmente religiosa, volto a garantire la sussistenza morale, sociale e giuridica della famiglia. In diritto, l'atto che determina lo stato coniugale sulla base del consenso dei nubendi: matrimonio civile, religioso; l'istituto del matrimonio; il sacramento del matrimonio. Fare un buon matrimonio, fare un matrimonio prestigioso, vantaggioso socialmente o economicamente. Matrimonio di convenienza, contratto per calcolo e non per amore. Il rito, laico o religioso, con cui viene sancito questo rapporto”32. Dopo la prima un altra sorpresa. Anche l’ Enciclopedia Trecanni e Garzanti Linguistica33 pensano nello stesso modo: “Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie. Se inteso nella sua definizione minima, come unione fra un uomo e una donna, tale che i figli nati da questa unione siano riconosciuti come progenie legittima di entrambi i coniugi (o anche di uno solo degli stessi), il m. può essere considerato un’istituzione universale, comune a tutti i popoli conosciuti di ogni continente e di ogni epoca”34. Il Grande Dizionario Italiano dell’Uso di Tullio de Mauro ci spiega che “Il termine matrimonio” ha tre significati fondamentali:

il primo, quello più comune, d’unione di un uomo e di una donna che si impegnano, davanti a un’autorità civile o ecclesiastica, a una completa comunione di vita nel rispetto dei reciproci diritti e doveri. Sempre in questo primo significato è compreso quello di rito, cerimonia nuziale.

Il secondo significato nella liturgia ecclesiastica: sacramento con cui si attribuisce carattere sacro all’unione di un uomo e di una donna.

Il terzo, il lemma può essere impiegato nel senso figurato di unione, associazione di due elementi, strutture, organizzazioni e simili”35.

L’etimologia della parola matrimonio36: “Deriva dal latino matrimonium, unione di due parole latine, mater, madre, genitrice e munus, compito, dovere; il matrimonium era, nel diritto romano, un compito della madre, intendendosi il matrimonio come un legame che rendeva legittimi i figli nati dall’unione. Analogamente la parola patrimonium indicava il compito del padre di provvedere al sostentamento della famiglia. In ogni caso, l’utilizzo del termine con riferimento all’unione nuziale si sviluppò con il diritto romano nel quale si diede riconoscimento e corpo al complesso delle situazioni socio-patrimoniali legate al matrimonium”37. La prima cosa che riguarda matrimonio ed è presente nelle definizioni di esso è: unione tra uomo e donna!

Mi chiedo se siano tutti d’accordo che il matrimonio è l’unione tra maschio e femmina? Mi sembrava troppo bello e impossibile che tutti siano d’accordo, conoscendo bene le tendenze di oggi da parte dei sostenitori degli omosessuali. Ecco, in Wikipedia libera enciclopedia online ho trovato un’altra definizione che rispecchia di più la realtà del mondo odierno: “Il matrimonio è un negozio giuridico che indica l’unione fra due o più persone, a fini civili, religiosi o ad entrambi i fini e che di norma viene celebrato attraverso una cerimonia pubblica detta nozze. La definizione del matrimonio è strettamente connessa alla cultura cui si riferisce, e varia pertanto in ragione del periodo storico e delle località. In molti casi esso passa per la legittimazione giuridica, sociale o religiosa di una relazione fra due persone che potrebbero anche già aver contratto di fatto questo genere di legame. Le motivazioni personali che possono portare alla scelta dell’ufficializzazione formale di una relazione sono di vario genere, e solitamente non sono uniche: motivazioni sentimentali o sessuali che necessitano di un’approvazione sociale o religiosa, motivazioni economiche, patrimoniali o politiche che invece richiedono una legittimazione giuridica eccetera”38. Qualcuno può anche non trovare differenze, ma la differenza è evidente e notevole. La definizione non usa i termini maschio e femmina, ma l’unione fra due o più persone. Vediamo che non sottolinea il sesso delle persone. Ciò significa che matrimonio non deve essere soltanto tra maschio e femmina, ma suggerisce che può essere anche tra due maschi o due femmine. Ancora di più, suggerisce, che può essere fra due o più persone , ciò, tra le righe, significa poligamia. Dalla definizione in Wikipedia possiamo intuire l’infiltrazione delle idee di LGBT. La stessa influenza la osserviamo anche nei dizionari, i quali, come sappiamo bene, hanno ampio accesso alla società, in particolar modo all’ambiente scolastico e dell’istruzione. Il dizionario francese “Larousse” ha cambiato la definizione di matrimonio, considerandolo “un atto solenne tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso che decidono di sposarsi”. Invece il dizionario Canadese “Space Dictionary”, omette il riferimento del matrimonio al sesso, ritenendolo una condizione in cui la coppia vive, legandosi volontariamente per tutta la vita o almeno fino al momento del divorzio. Il comitato editoriale dell’Oxford Dictionary monitorerà l’uso e il significato della parola “matrimonio” nel prossimo anno alla luce dei cambiamenti nella legge, che equipara i matrimoni omosessuali ed eterosessuali. L’attuale definizione di matrimonio nel portale del dizionario online definisce il matrimonio come “un’unione formalizzata tra un uomo e una donna, riconosciuta dalla legge, in virtù della quale essi sono mariti e mogli”. La versione tascabile del vocabolario dice “del giuridico rapporto tra un uomo e una donna per la vita comune e spesso per la procreazione” . “Stiamo monitorando sistematicamente le parole dei nostri dizionari, prestando particolare attenzione a quelle che cambiano significato, e faremo lo stesso con il matrimonio” , ha spiegato il portavoce del comitato editoriale del Dizionario di Oxford. “Oxford English Dictionary è diverso da altri dizionari in quanto è anche una registrazione storica della lingua. Questo significa che il significato che le parole avevano in passato rimarrà, anche se i cambiamenti di lingua hanno dato a loro nuovi significati”, ha aggiunto il portavoce dell’Oxford Dictionary. Ogni nuova edizione del dizionario tiene conto delle parole nuove, di quelle che sono diventate di moda, hanno assunto un nuovo significato o si sono affermate nel linguaggio quotidiano. Il portale dell’Huffington Post riferisce che all’inizio di luglio, un gruppo di attivisti gay chiamati HACK39 Marriage 40, (i pirati del matrimonio), a San Francisco, hanno lanciato un’azione di guerriglia creata da un gruppo di attivisti nel tentativo di catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema delle unioni gay. HACKMarriage invita ad alterare qualsiasi dizionario per sigillare la tradizionale definizione del significato del matrimonio nei dizionari disponibili nelle librerie e nelle biblioteche con adesivi con la loro definizione ideologicamente corretta41. HACKMarriage lo possiamo capire come il ladro del matrimonio o, meglio, il ladro del significato del matrimonio.

3.1. Significato del matrimonio nella legislazione Italiana.

“Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità” 42.

A prima vista, potrebbe sembrare, come sostengono tanti, che la Costituzione non indica la differenza di sesso tra i requisiti per contrarre il matrimonio, perché parla semplicemente dei coniugi e non distingua tra maschio e femmina o marito e moglie. La domanda che dobbiamo porci è: l’interpretare l’articoli della Costituzione in questo modo è giusto?

● La prima cosa per capire l’intenzione della Costituzione è l’anno della sua promulgazione: “Approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato De Nicola il 27 dicembre seguente, fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948. Consta di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali”43. Non credo proprio che nel 1947 si fosse parlato del problema d’omosessualità nella società Italiana.

● La seconda cosa. Sarebbe assurdo sostenere che i padri fondatori della costituzione avessero in mente l’eventualità di estendere il matrimonio anche a persone dello stesso sesso o all’eventualità che in un futuro, vent’anni dopo, si sarebbe posto al legislatore questo problema. Semplicemente, non hanno specificato l’esigenza della diversità di sesso perché per loro era naturale che il matrimonio fosse possibile soltanto tra maschio e femmina.

Il Codice Civile non indica espressamente la differenza di sesso tra i requisiti per contrarre il matrimonio, però per gran parte degli articoli si parla genericamente di “coniugi” e “sposi”, ma diverse norme, per esempio gli articoli 107, 108, 143, 143 bis e 156 bis, richiamano il “marito” e la “moglie” come oggetti che celebrano il matrimonio:

Art. 107. Nel giorno indicato dalle parti l’ufficiale dello stato civile, alla presenza di due testimoni, anche se parenti, dà lettura agli sposi degli articoli 143, 144 e 147; riceve da ciascuna delle parti personalmente, l’una dopo l’altra, la dichiarazione che esse si vogliono prendere rispettivamente in marito e in moglie, e di seguito dichiara che esse sono unite in matrimonio”.

Art. 108. La dichiarazione degli sposi di prendersi rispettivamente in marito e in moglie non può essere sottoposta né a termine né a condizione”.

Art. 143. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze”.

Art. 156 bis. Il giudice può vietare alla moglie l’uso del cognome del marito quando tale uso sia a lui gravemente pregiudizievole, e può parimenti autorizzare la moglie a non usare il cognome stesso, qualora dall’uso possa derivarle grave pregiudizio”.

3.2. Significato del matrimonio secondo la Chiesa Cattolica.

“Il patto matrimoniale con cui l’uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento”44.

Vediamo che questa definizione è composta da diversi, termini meglio dire gli argomenti, che hanno un significato molto profondo e importante. Per capire la definizione stessa abbiamo bisogni di capire il significato di questi argomenti:

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