bannerbanner
Fiamme Oscure
Fiamme Oscure

Полная версия

Fiamme Oscure

Язык: Итальянский
Год издания: 2019
Добавлена:
Серия «Legami Di Sangue»
Настройки чтения
Размер шрифта
Высота строк
Поля
На страницу:
3 из 6

“E la buona notizia?” mormorò Trevor dalla porta mentre entrava nella stanza.

“La buona notizia è che i demoni più potenti sono intelligenti. Sono tornati in questo mondo e non sono stupidi, dunque non si faranno cacciare via per un attacco di furia omicida. Nell’antichità, i signori dei demoni amavano controllare gli esseri umani... non ucciderli. Appronteranno prima di tutto una base e cercheranno di conquistare un territorio. La mia speranza è che alcuni di loro si uccidano a vicenda per impadronirsi di una zona, così da restringere il terreno di gioco.”.

“Stai dicendo che si concentreranno attorno a questa zona invece di diffondersi altrove?” chiese qualcuno accanto alla finestra. “Perché farlo, quando sarebbe più intelligente filarsela da Dodge?”

“C’è qualcosa che li trattiene in questa zona.” Storm indicò la mappa. “Nell’area che vedete, e circa cento di chilometri in tutte le direzioni.”. Decise di cambiare argomento.

“Un’altra buona notizia è che l’attività sismica e gli improvvisi cambiamenti climatici stanno costringendo parecchi umani a lasciare il paese. Ho dovuto chiedere un paio di favori, ma ho fatto sì che la stampa annunciasse che la serie di scosse di stamattina potrebbe suggerire un terremoto più forte... ‘the big one’, per così dire.”.

“Tuttavia, noi sappiamo che non è vero. Non vogliamo attirare troppa attenzione su LA, ma se riusciamo a far sì che anche solo il 10% della popolazione si allontani da sola, allora sarà più facile fare il nostro lavoro. Mi sto adoperando anche per ottenere la tecnologia di modificazione del clima, per creare un uragano e tenerlo pericolosamente vicino alla costa per un po’. Ciò potrebbe spingere ancora più persone a lasciare la città.”

“La paura regna sovrana.” concordò qualcuno.

Storm annuì. “Dobbiamo cercare di tenere nascosto quanto più possibile agli umani. Ognuno di voi dovrà prestare attenzione a chiunque abbia un registratore; chi di voi è in grado di cancellare la memoria dovrà darci dentro per controllare i danni. Tutte le chiamate al 911 saranno anch’esse monitorate. E non abbassate la guardia. È pericoloso là fuori... abbiamo perso molti membri del PIT la notte scorsa.” concluse con tono pacato, guardando Guy.

Guy incrociò lo sguardo di Storm, sfidandolo a metterlo in secondo piano con la scusa del lutto da elaborare. Quello di cui aveva bisogno davvero era la vendetta, e uscire in mezzo ai demoni era l’unico modo per ottenerla.

Zachary si appoggiò alla scrivania e affondò le mani nelle tasche. “Io ero lì... non tutto ciò che è uscito dalla crepa è cattivo.”.

Storm annuì. “Sì, forse è l’unica cosa positiva di questo casino. Quando Misery ha aperto la crepa, non solo ha liberato i demoni, ma è anche riuscita a liberare un certo numero di caduti e di altre figure che, per fortuna, sono dalla nostra parte.”.

“Tipo?” chiese Trevor.

“Tipo quelli che proteggevano il sigillo dall’altra parte della crepa.” disse una voce nuova dalla parte posteriore della stanza.

Tutti si voltarono verso la voce. Un giovane che non sembrava avere più di diciotto anni se ne stava poggiato al muro, con le braccia incrociate sul petto. I suoi capelli scuri sembravano spettinati ed il modo in cui la luce li colpiva in certi momenti conferiva loro un colore violaceo. Quando aprì gli occhi, i colori brillarono come una lucente pietra di tormalina che fece distogliere lo sguardo a molti nella stanza.

“E tu cosa sei?” chiese Ren, sconcertato dal non poter sentire alcun potere dal nuovo arrivato.

Il giovane sorrise “Per i demoni... sono l’uomo nero.”.

“Questo è uno dei nostri alleati venuto dall’altro lato.” rispose Storm. “Kamui e i suoi... fratelli staranno al terzo piano.”.

“Pensavo che il terzo piano fosse sigillato.” dissentì Trevor. “Come fanno ad arrivare lassù?”

Il giovane levitò di parecchio dal pavimento e fece l’occhiolino al mutaforma.

“Un ragazzino che vola...fantastico.” Trevor scosse la testa in tono sprezzante “Il che sarà di grande aiuto.”.

Kamui sogghignò “Io sono più vecchio del primo della tua razza. Non siamo finiti in quella crepa contro la nostra volontà...siamo entrati volutamente, sapendo esattamente cosa stavamo facendo. E c’erano più demoni da quel lato di quanti ce ne fossero qui. Abbiamo impedito che il nostro versante fosse attaccato...tu che avresti fatto?”

Ren alzò un sopracciglio, decidendo che quel ragazzo gli piaceva già. Dovette tossire con la mano davanti alla bocca per non ridere di Trevor, anche se non avrebbe dovuto preoccuparsi poiché molti altri risero senza pietà.

“La maggior parte dei demoni è ormai dispersa in tutta la città e sono nascosti.” affermò Zachary, volendo tenere l’attenzione sulla riunione. “Quelli che più rischiano di essere visti o di attaccare gli esseri umani sono gli spettri che sono stati invocati.”.

“Odio quegli esseri.” ringhiò Trevor, incapace di reprimere i brividi. “Fanno un male cane quando ti trapassano.”.

Zachary annuì “Ce ne sono abbastanza in tutti i cimiteri della città e sono un vero pericolo per gli umani... Hunter è in grado di ucciderli, ma solo uno alla volta.” Si fermò per pensare. “In realtà, uccidere non è il termine esatto.”.

“Li prenderei a calci in culo, ma non posso neanche toccarli, dannazione.” si lamentò Trevor.

“Saresti arrabbiato anche tu se il tuo sonno fosse interrotto da un demone che ti ha riportato in vita solo per renderti suo schiavo.” dichiarò una giovane donna con lunghi capelli argentati. “Stanno solo esternando quella rabbia... non è niente di personale.”.

“Tiara.” Storm disse il suo nome per i presenti che non avevano ancora avuto l’occasione di incontrarla. “Sono contento che tu sia venuta, mi dispiace per tua madre.”

“Grazie.” rispose Tiara, ma il suo sguardo si posò su Trevor. “Tu li attiri perché hai dentro di te le vite di molti animali.” Fece un passo davanti a lui ed estrasse un pugnale dalla cintura, facendo sussultare Trevor per quell’azione così rapida. Lei sorrise dolcemente. “Tieni, puoi usare questo per proteggerti da loro.”

“Li ucciderà?” Trevor prese con cautela il pugnale e lo sollevò su per guardarlo.

“Loro sono già morti.” disse Tiara con calma, come se parlasse con un bambino. “Questo è uno strumento usato per liberarli... non per ucciderli.”.

Trevor si accigliò, ma non le restituì il pugnale. Sapeva di cosa erano capaci quegli esseri e avrebbe accettato tutto l’aiuto possibile. “Grazie.” lo fece scivolare nella cintura e con la camicia coprì l’impugnatura.

“Tiara, sei sicura di essere pronta per questo?” le chiese Storm, non volendo farle alcuna pressione e sapendo che sarebbe stata la sua prima volta. “Vampiri e spettri non sono gli unici esseri là fuori... anche gli zombie sono avvistati ovunque. Questo non include i signori dei demoni e le cose per cui non abbiamo un nome... non sappiamo cos’altro ci sia in giro.”.

“Sono pronta.” rispose Tiara serrando le mascelle. Cercò di tenere a mente che Storm pensava che lei avesse ottenuto il suo potere solo grazie alla morte di sua madre, e in un certo senso era vero. Aveva ereditato i poteri di Myra, ma era anche capace di vedere i fantasmi da quando era nata.

Zachary si allontanò dalla scrivania in confusione quando realizzò una cosa. “Stai dicendo che questa sarà la prima volta che userà i suoi poteri?”

“Sì, il dono della negromanzia viene tramandato soltanto quando il genitore che lo possiede muore...Tiara ha il potere solo da un paio di settimane.” spiegò Storm.

Tiara guardò Zachary...questa volta incrociando il suo sguardo senza paura. Se aveva un problema con lei allora voleva saperlo subito, invece di rimuginarci su in seguito. Se stavano per essere mosse delle accuse, allora lei preferiva che lui andasse dritto al punto e le muovesse.

“E tu la manderà là fuori da sola?” all’improvviso Zachary non gradì l’idea. Sua madre aveva praticato la negromanzia per anni e aveva una squadra di combattenti con sé. E come Storm aveva appena sottolineato... era stata uccisa da un demone solo un paio di settimane prima.

“Andrò io con lei.” sorrise Trevor, posando il palmo sull’elsa del pugnale. “Finché questo coso farà quello che dice Tiara, non sarà un problema tenerla d’occhio.”.

Zachary guardò Trevor, pensando a quanto il mutaforma fosse così distratto da Envy di recente. Secondo il ‘piromane’ quella non era una buona idea.

“Finché Tiara non sceglierà la sua squadra, propongo che sia affiancata da Trevor e Zachary per iniziare. Zachary sarà responsabile della squadra e potrà essere anche di aiuto nel caso in cui qualcuno la sorprenda a mentre ripristina le tombe. Potrà cancellare facilmente la loro memoria.” annunciò Storm.

Gli occhi di Tiara si spalancarono nel sentire che Zachary era il responsabile della sua squadra. Molto tempo fa, Myra le aveva detto che Zachary l’aveva vista con Deth...e lo aveva tenuto segreto per tutti questi anni. Myra aveva anche cercato di farle notare Zachary un paio di volte nel corso degli anni, ma ciò aveva solo fatto crescere in lei paura infantile e timore per l’uomo che conosceva il segreto di sua madre.

Zachary si rilassò un po’ perché sapeva che Tiara non sarebbe stata sola quella notte. Rimase sorpreso di sentirsi meglio nel sapere che le sarebbe stato accanto se fosse successo qualcosa.

“Mi unisco a loro.” annunciò Guy.

Tiara provò un senso di disagio, sapendo il vero motivo per cui Guy voleva aggregarsi. Senza guardare Guy si rivolse a Storm “Ho bisogno solo di tre persone in squadra per ora, e uno di loro deve essere privo di poteri.”

L’espressione di Guy si incupì al rifiuto di Tiara di farlo entrare nella sua squadra... lei mentiva.

Zachary notò il silenzioso scambio tra i due e aggrottò la fronte. Non era sicuro di quale fosse il motivo per cui Guy desiderasse improvvisamente entrare in un altro gruppo così presto...ma d’altra parte, non era possibile prendersi un congedo per lutto. Se così fosse, non si presenterebbe nessuno al lavoro.

Storm annuì, intuendo che Guy non era gradito. “Allora ho la persona che fa al caso tuo.”

“Cioè?” chiese Trevor sospettoso. Gli piaceva Guy e aveva visto i suoi poteri in azione. Era un po’ deluso che non avrebbe fatto squadra con loro.

“Jason.” Storm agitò una mano verso l’uomo in fondo al gruppo.

“Cavolo, no!” esclamò Jason con gli occhi spalancati. “Non darò la caccia ad esseri morti. Se posso permettermi... scappare è più da intelligenti.”.

Zachary strinse le spalle. “D’accordo, come vuoi. Ma conosci l’alternativa.”.

Jason barcollò all’indietro, scontrandosi con il giovane dai capelli viola quando Zachary gli si avvicinò con la mano alzata verso la sua fronte.

“Va bene, va bene.” disse Jason, allungando le mani per allontanare Zachary. “Ci vado. Però... ... tieni giù... le mani.”.

Zachary sorrise e strinse una mano sulla spalla di Jason, come aveva fatto per tutto il tempo. “Sapevo che non ci avresti appesi.”

“Va’ all’inferno.” brontolò Jason, facendo ridere di gusto Kamui.

Capitolo 3

“Dobbiamo aspettare fino al crepuscolo.” disse Tiara guardando fuori dalla finestra, incapace di affrontare la rabbiosa delusione di Guy o l’autoritarietà di Zachary. Era già abbastanza nervosa.

“Perché aspettare?” le chiese Jason, non piacendogli l’idea di cacciare demoni o fantasmi, o qualunque cosa quella ragazza volesse cacciare.

“Bella domanda.” disse Trevor. “Io adoro andare a caccia, ma andarci quando inizia a fare buio è come girare con una grande insegna al neon con scritto ‘Cibo gratis’.”.

“È allora che i morti iniziano a svegliarsi.” rispose Tiara. “Sono più deboli perché la luce del sole contrasta la loro oscurità. Quella debolezza non svanisce...un po’ come quella che si prova quando ci si sveglia al mattino. Per loro vale lo stesso, anche se sono notturni.”.

Trevor sorrise, pensando alle sue mattine con Envy. “Io non sono debole, la mattina. Chi ti ha detto così ha le informazioni sbagliate.”.

“Qual è il problema, le tue ex stanno mettendo di nuovo voci in giro?” gli chiese Zachary con un sopracciglio alzato, facendo ridere alcune persone nella stanza, e Trevor lo guardò storto.

Era bello sentire che la maggior parte dei membri del PIT aveva ancora il senso dell’umorismo. “Per quanto riguarda le altre squadre...” continuò Storm, guardando l’enorme mappa “...sono certo che troverete qualcosa da fare.”.

Si guardarono tutti a vicenda, sapendo quali fossero i compiti di ognuno. La porta si aprì e Kamui fu il primo a lasciare la stanza senza preoccuparsi di chiudere la porta dietro di sé.

Era il segnale che alcuni dei membri più curiosi del PIT aspettavano, e si precipitarono fuori per cercare di vedere il nuovo arrivato mentre saliva al terzo piano. Divenne ben presto una gara di scommesse su quali poteri avesse davvero Kamui.

Storm ridacchiò quando sentì qualcuno brontolare qualcosa riguardo al tizio nuovo che era svanito nel nulla, e i soldi iniziarono a girare. Quel brontolio fu subito seguito da un forte rumore sordo e da grida di voci, portando le squadre del PIT ad alzare lo sguardo quando il lampadario della sala principale iniziò ad ondeggiare avanti e indietro.

“KAMUI, PICCOLO BASTARDO!” Una voce furiosa riecheggiò forte nel castello.

L’attenzione di tutti fu destata quando una luce brillò all’improvviso dalla finestra anteriore, facendo concorrenza alla luce del sole che già filtrava. I membri del PIT corsero fuori appena in tempo per vedere due fasci di luce schizzare sopra di loro e verso l’oceano, prima di rallentare abbastanza perché gli spettatori vedessero.

Stavano andando così veloci da far vibrare forte il tuono sulla loro scia quado ruppero il muro del suono. Il giovane della riunione stava volando all’indietro, con gli occhi pieni di quello che sembrava terrore, mentre guardava il fradicio e furioso uomo dalle ali argentate che lo inseguiva.

“Te lo giuro Toya, non volevo piombare nella doccia con te dentro!” Kamui cercò di placare la furia di suo fratello.

I lunghi capelli neri e argentati di Toya si muovevano attorno a lui mentre seguiva i movimenti di Kamui, e Kamui stava facendo del suo meglio per allontanarsi dalla sua portata.

“Sì, certo, non volevi!” gridò Toya quando notò che il labbro di suo fratello tremava divertito.

Trevor osservava le due vorticose scie volanti sopra di loro e notò una terza persona con la coda dell’occhio. Guardando verso la terrazza del terzo piano, vide un uomo dai lunghi capelli argentati che guardava gli altri due con le braccia incrociate sul petto.

“Chi è quello?” chiese Trevor curioso.

“L’attuale patriarca della famiglia... il suo nome è Kyou.” rispose Storm, che era uscito per assistere a quel divertente spettacolo. “E i due che danno spettacolo sono Toya, il secondo dei fratelli, e Kamui, il più giovane.” Pensava che i fratelli sarebbero rimasti per conto loro, ma i guardiani non erano mai stati molto prevedibili.

“Sono parenti?” chiese Ren, sentendo che l’effetto calmante che stava assorbendo proveniva da Kyou. Il suo sopracciglio destro si alzò, notando che quella sensazione di calma stava vacillando al momento, ma, per fortuna, continuava a mantenere una buona dose di stabilità.

“Sono fratelli, cinque per essere precisi.” rispose Storm.

L’uomo dai capelli argentati, che Storm aveva indicato come il fratello maggiore Kyou, stava guardando gli umani sotto di sé con un’espressione accigliata, come se le persone che erano lì fuori fossero i responsabili dell’episodio.

“WOW!” qualcuno gridò quando Toya colpì Kamui allo stomaco, facendo volare suo fratello minore all’indietro...dritto verso Kyou.

Si udirono alcune risatine quando Kamui finì addosso a Kyou, facendo cadere entrambi in casa e fuori dalla vista.

“Sì!” gridò Toya e alzò il pugno in aria mentre aleggiava davanti al balcone. “Due al prezzo di uno.” Con un ghigno, attraversò le ante del balcone e tutto divenne estremamente silenzioso.

“Spettacolo finito.” disse Zachary, scrollando le spalle.

Storm sorrise “Aspetta...” All’improvviso due finestre del terzo piano, una su ogni lato del castello, esplosero e Toya volò in una direzione e Kamui nell’altra. Storm non poté fare a meno di ridere sapendo che stavano fuggendo dall’ira di Kyou.

“Okay.” disse Jason dopo un po’. “Ricordami ancora come cavolo sono finito in mezzo a voi.”.

Trevor diede una pacca sulla spalla di Jason. “Saresti ancora un’esca per demoni con un bel tatuaggio sulla caviglia.”.

“Andrò in un cimitero stanotte, non vuol dire che sono ancora un’esca per demoni?” chiese Jason, più con un’affermazione che con una domanda.

“Sì, credo di sì.” Trevor sorrise come se gli si fosse appena avverato un desiderio. “E pensa un po’...sarò una delle persone che ti proteggerà.”.

“Fantastico!” Jason sospirò e si incupì “Non sarai ancora arrabbiato per aver perso Envy?”

Il sorriso di Trevor svanì e lui fece un passo verso Jason, ma Storm si mise tra loro. Rimase stupito quando si trovò improvvisamente nel parcheggio della stazione di polizia.

“Chad ha bisogno di aiuto per tenere questo posto sotto controllo.” affermò Storm. “Fai il bravo con gli altri bambini.”.

Storm lo lasciò lì e riapparve al castello mentre Jason indietreggiava.

Jason rimase di stucco quando Trevor svanì, e Storm sorrise.

“Dov’è finito Trevor?” chiese Jason guardandosi intorno.

“È stato confinato.” rispose Storm sorridendo.

Zachary guardò verso la terrazza, poi verso la finestra sottostante. Vide Angelica in piedi alla sua finestra, tenendo la tenda aperta. Aveva un sorriso sul volto e Zachary capì che aveva visto cos’era successo. Lei lo guardò e lo salutò prima di richiudere la tenda.

Tutti iniziarono a tornare dentro, ora che lo spettacolo era finito. Tiara si fermò e seguì lo sguardo di Zachary verso la bella ragazza alla finestra. Provando una strana delusione, cercò di scacciarla sentendosi grata che lui non fosse così mediocre come temeva... non poteva esserlo se aveva una fidanzata così dolce. Non volendo tornare dentro, guardò l’oceano e si diresse verso il lungo sentiero che portava alla spiaggia.

Guy strinse lo sguardo su Tiara, voleva parlarle. Non gli aveva dato neanche la possibilità di esporle la sua idea. Vedendola allontanarsi dagli altri, colse la sua occasione e la seguì ad una certa distanza.

“Ho una domanda da farti.” disse Zachary, distogliendo lo sguardo dalla finestra di Angelica e rivolgendo la sua attenzione a Storm.

“Vuoi sapere di Angelica.” rispose Storm, avendo visto che la stava guardando.

Zachary annuì “Siamo partner da tanto tempo e credo di avere il diritto di sapere perché non saremo insieme stavolta. Non possiamo inserire Angelica nel team di Tiara?”

“Il potere di Angelica è necessario altrove, e ora ha un nuovo partner...chiaro e semplice.” disse Storm seriamente.

Zachary strinse gli occhi. “Chi, Syn? Quel tizio mi dà i brividi e ad Angelica non va a genio.”.

“È così che deve andare.” Storm guardò Zachary dritto negli occhi. “Noi l’abbiamo tenuta al sicuro per lui...e lui è qui adesso.”

“È la mia migliore amica.” dichiarò Zachary, nel caso in cui Storm lo avesse dimenticato.

“E probabilmente sarai sempre il suo migliore amico.” Storm sorrise per rassicurarlo. “Ma Syn è il suo destino e non si discute. Anzi, ti consiglierei di non provarci nemmeno. Potrebbe essere l’ultima cosa che farai.”.

“Ne sei sicuro?” chiese Zachary pensieroso.

“Sai che lo sono.” rispose Storm, posando una mano sulla spalla di Zachary. “Ti sarebbe d’aiuto se ti dicessi che lei sarà più felice di quanto mai abbia mai sognato di essere?”

Zachary inspirò profondamente ed espirò lentamente, sentendo un peso sul petto. Le parole di Storm suonavano così irrevocabili...probabilmente perché lo erano. Strinse le labbra mentre cercava di indurire il proprio cuore e lasciar andare Angelica.

Cambiando argomento, Storm fece un cenno verso Tiara, che era quasi arrivata alla scogliera. “È per come hai protetto così bene Angelica che mi sento abbastanza sicuro da porre Tiara sotto la tua protezione, adesso.”

“Cosa intendi?” Zachary aggrottò le sopracciglia, distogliendo lo sguardo da Tiara e voltandosi verso Storm. “È solo per stanotte...no?”

Storm scosse la testa senza provare compassione. “No, non è solo per stanotte.”.

“Non ho voce in capitolo a riguardo?” Zachary alzò un sopracciglio. Aveva depennato i negromanti dalla sua lista di compagni di squadra molto tempo fa.

“Tiara avrà bisogno di te più di quanto abbia mai fatto Angelica.” dichiarò Storm. “Myra l’ha addestrata ad usare poteri che la ragazza non aveva ancora. Avrà anche potuto imparare incantesimi e rituali, ma non ha imparato a controllarli.”.

“Come un bambino umano che finge di essere un mago?” suggerì Zachary.

Storm annuì e scrollò le spalle allo stesso tempo. “E adesso ha quei poteri da soltanto un paio di settimane. A mio parere, deve ancora praticare la negromanzia. Ricordi quanti incendi hai appiccato involontariamente mentre imparavi a controllare i tuoi poteri? E non trascuriamo che hai fatto dimenticare ai tuoi genitori chi sei.”.

“Non ricordarmelo.” Zachary si passò una mano tra i capelli e guardò di nuovo Tiara proprio mentre scompariva lungo una serie di gradini che portavano alla spiaggia.

“Stanotte sarà la sua prima volta e ciò che la aspetta non è un solo zombie...è una città di mostri che cercherà di risvegliare i morti più velocemente di quanti lei possa addormentarne.” continuò Storm “Tutto quello che farà d’ora in poi sarà una novità per lei.”.

“Sua madre faceva sembrare tutto così facile.” La voce di Zachary era un po’ più dura di quanto intendesse. Cercò di mascherare la propria rabbia chiedendo “Dov’è suo padre?”

“Morì prima che Tiara nascesse.” Storm ripeté quello che Myra aveva sempre detto.

“Vuoi dire che non hai idea di chi sia il padre di Tiara perché sua madre è stata con parecchi uomini.” rifletté perfidamente Zachary, cercando di impedire all’inquietante flashback di riaffiorare.

“È un effetto collaterale della negromanzia.” annuì Storm.

Zachary aggrottò la fronte confuso. “Cosa vuoi dire con... effetto collaterale?”

“Più un negromante usa il suo potere per controllare i morti, più la sua anima brama la vita per evitare di essere portata nell’altra dimensione dai morti.” spiegò Storm. “Non era colpa di Myra se provava il desiderio di fare sesso dopo aver usato il proprio potere...è un desiderio incontrollabile che deve essere soddisfatto.”

“È per questo che Myra lo faceva?” sussurrò Zachary. Ad essere onesti...aveva avuto una cotta per Myra tanti anni fa. Ma vederla fare l’amore con il nemico aveva trasformato quella cotta in qualcosa di molto simile al ribrezzo.

“Pensavo che lo sapessi.” ammise Storm con un’espressione quasi scioccata. “I negromanti sono creature molto sensuali per un motivo...desiderano vivere.”

Zachary fece una smorfia. “E siccome Myra non ha mai scelto un compagno, ha deciso di sentirsi viva andando a letto con tutti.”

“Ha provato a resistere al desiderio, all’inizio, ma più si asteneva... più il suo corpo diventava debole. I negromanti si sono sempre nutriti della forza vitale del sesso... anche se la maggior parte di essi sceglie un compagno.” confermò Storm.

На страницу:
3 из 6