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Fiamme Oscure
Gli occhi di Alicia si illuminarono âVolentieri. Il tetto è sempre deserto.â.
Damon sorrise. âPiccola sfacciata.â mormorò, prima di girarla e spingerla verso la porta dâingresso con unâaffettuosa pacca sul sedere.
Non gli piaceva lasciarla da sola con Micah, ma sarebbe stato dannato se lâavesse lasciata a portata di mano di quei lupi arrapati del Love Bites. Voleva fare un accordo con loro e non sarebbe stato possibile se doveva occuparsi uccidere ogni lupo che la guardava.
Alicia notò che Micah aveva riacceso tutte le luci e si stava dando da fare quando entrarono. Buona parte del vetro frantumato era stata rimossa dal pavimento e la pesante apparecchiatura dellâilluminazione era stata spostata. Sul pavimento era stato installato un cavalletto con un lungo travetto appoggiato su di esso. Il forte rumore della sega elettrica echeggiava nella stanza, facendo sussultare Alicia e Damon.
Damon seguì con sguardo irritato il lungo cavo di alimentazione fino al muro e si avviò senza esitazione verso la presa elettrica. Non avrebbe potuto avere fratello migliore, che lavorava mentre faceva da babysitter alla sua sorellina. Tirò la spina e la sega si fermò, facendo alzare lo sguardo di Micah con unâespressione infastidita.
Quando Micah vide Alicia allâingresso, la sua espressione esplose in un sorriso che fece stringere gli occhi di Damon.
âCiao sorellina.â disse Micah, e ripose la sega. âCome mai di nuovo qui così presto? Sei scappata di nuovo da tuo marito?â
Una schiarita di voce lo fece girare e sorridere verso Damon. âImmagino che sia la risposta alla mia domanda.â.
Damon ringhiò, facendo ridere Micah e Alicia.
âCalma, omone.â disse Micah. âVisto che fai parte della famiglia, è obbligatorio essere preso in giro da tutti almeno una volta al giorno.â.
Alicia camminò nella sala, guardandosi attorno. âCi hai dato dentro da quando sono stata qui la scorsa notte.â.
Micah scrollò le spalle âNon ho altro da fare. Quinn e Warren stanno facendo il loro lavoro al Moon Dance e mi hanno lasciato questo posto.â.
âCosa posso fare per aiutarti?â gli chiese Alicia.
âVoi due vi state offrendo di aiutarmi?â Micah le rispose con una domanda.
âLei sì.â lo corresse Damon. âLa lascerò qui con te mentre io andrò ad occuparmi di una cosa che necessita della mia immediata attenzione.â.
Alicia alzò un sopracciglio, avendo pensato che Damon sarebbe rimasto lì con lei. I suoi occhi si strinsero, realizzando che lui aveva già altri programmi. âPensavo che avremmo smesso di avere dei segreti.â lo accusò Alicia.
Damon le sorrise e le toccò leggermente il mento. âà una sorpresa.â disse. âNon posso fare una sorpresa alla mia mogliettina se non mantengo un paio di segreti...posso andare, adesso?â
Alicia incrociò le braccia sul petto. âChe stai combinando?â gli chiese, poi sussultò quando Damon fu allâimprovviso dietro di lei, tirando a sé la sua schiena in un abbraccio stretto, prima di abbassare le labbra per sfiorarle lâorecchio.
âLo scoprirai presto. Ora, vuoi restare qui... o tornare nel nostro letto?â Le labbra di Damon si incurvarono in un sorriso compiaciuto quando Alicia si rilassò contro di lui, e lui sentì crescere lâodore della sua eccitazione.
Micah si astenne dal roteare gli occhi e allontanarsi da loro. Sapeva che erano compagni, ma lâistinto di allontanare Damon da lei disobbediva ancora.
âResterò qui.â sussurrò Alicia e cercò di allontanarsi da lui, ma Damon la tenne tra le sue braccia dâacciaio ancora per un poâ. Godendo della sensazione, lei avvolse le braccia sulle sue come per tenerle ferme lì.
âLa affido a te.â dichiarò Damon guardando dritto Micah...facendogli vedere di persona a chi lei apparteneva davvero. âProteggila fino al mio ritorno.â Sfiorando il mento di Alicia, le girò il viso per darle un ardente bacio, prima di uscire dal club così velocemente che tutto quello che i due videro furono le porte aprirsi e chiudersi.
Quando Micah fu sicuro che Damon era lontano, sbatté il pugno sul bancone. âProteggila fino al mio ritorno.â lo imitò con tono ostile. âCome se non avessi mai protetto nessuno finora.â
âA proposito...â disse Alicia, con il rossore lasciato da Damon che era svanito. âHo qualcosa da dirti, caro fratellino. Tutte le volte che venivi a trovarmi in collegio dicevi che mi avresti insegnato a combattere.â.
Micah si bloccò e resistette allâimpulso di indietreggiare.
âFacevi solo finta, vero?â gli chiese.
âBeh...â disse Micah con unâespressione di sconfitta. âNon ho mai pensato che avresti avuto bisogno di imparare quel genere di cose. Ti ho fatto credere che ti stavo insegnando a combattere, ma in realtà doveva essere solo un passatempo.â.
âAdesso inizierai ad insegnarmi a combattere.â disse Alicia con autorità .
Le sopracciglia di Micah si alzarono fin sotto la frangetta. âCosa?â
âMi hai sentita.â Alicia ringhiò, volendo essere altrettanto dura come i ragazzi. âMi insegnerai davvero, altrimenti mi girerò, uscirò da questa porta e dirò a Damon che non eri abbastanza vigile su di me.â.
âNon lo faresti.â sussurrò Micah.
Alicia sorrise, realizzando di aver appena vinto. âGuardami!â.
Micah sospirò e si passò una mano tra i capelli. âOkay, okay...ti insegnerò a combattere.â
Alicia saltò in tondo. âSì!â.
Micah si strofinò gli occhi, cercando di cancellare il fatto che lei era la sorella che non avrebbe mai dovuto avere un motivo per iniziare una lotta. Era così carina quando si comportava come se avesse cinque anni. Era per questo che non le aveva mai insegnato a combattere...come avrebbe potuto lottare con qualcosa di così carino?
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