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Danzando Verso La Felicità
Danzando Verso La Felicità

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Danzando Verso La Felicità

Язык: Итальянский
Год издания: 2019
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<> Risponde Mattia abbassando lo sguardo verso il pavimento.

Improvvisamente ho un attacco di tachicardia. Non riesco nemmeno a guardarlo, voglio solo uscire da questa cazzo di stanza.

Roberta ha perfettamente ragione; mi sono innamorata di Mattia dal primo momento in cui l’ho visto. Dal preciso istante in cui lui è entrato nella mia vita sono rimasta incantata da lui e poi a mano a mano ho iniziato a provare qualcosa di più profondo. Il solo pensiero che lui possa essere legato ad un’altra donna mi fa male. Vorrei non essere mai entrata nella sua stanza. Cerco di tenere duro per non fare trapelare nulla. Senza guardarlo in faccia per evitare che si accorga del mio stato d’animo riesco a sillabare: <>

Per evitare di mostrargli la mia tristezza, trovo una scusa banale per poter uscire da questa infelice situazione: <>

<>

<> Sussurro.

Esco dalla porta, respiro a fondo e mi precipito in camera mia per soffrire in silenzio e lontana da sguardi indiscreti.

Non so da quante ore sono chiusa qui dentro a piangere, mi sento svuotata, non sono nemmeno scesa per cenare. Adesso che ho la consapevolezza di amare Mattia non so cosa fare, come farò a togliermelo dalla testa, non posso credere che lui ami un’altra. Chi sarà mai? Isabel quanto sei idiota, come potevi pensare anche solo per un istante che un ragazzo così potesse non avere qualcuno? Mi rendo conto che in realtà di lui non so niente. Com’è potuto succedere? Perché mi sono innamorata di lui? È così irraggiungibile, indecifrabile e con un umore altalenante. Da che pulpito, anche il mio umore ultimamente fa i capricci! Inizio a capire quale sia il motivo del mio malessere. In questi ultimi mesi non ho più punti fermi. Amo Max? Non lo so… Gli sono affezionata ma con lui non ho mai provato quello che sento quando guardo o penso a Mattia. Max è sempre stato mio amico, può essere davvero che io abbia accettato di stare con lui solo per sfinimento? All’inizio ero felice, almeno credo. Ci sentivamo spesso ma è anche vero che la maggior parte delle volte è sempre stato lui a fare i salti mortali per me. Mi piace fisicamente, ha un sorriso fantastico e in passato mi ha fatto sentire al sicuro tra le sue braccia. Mi sento una merda nei suoi confronti. Devo togliermi Mattia dalla testa! Torna sul pianeta terra Isabel, hai un uomo che ti ama e che per te farebbe qualsiasi cosa! Povero Max sto ferendo i suoi sentimenti. Da domani devo evitare Mattia e devo solo pensare a superare gli ultimi esami e realizzare il mio sogno.

VI

I miei genitori mi hanno organizzato una festa a sorpresa per aiutarmi a ritrovare un po' di serenità e per gratificarmi per gli sforzi degli ultimi mesi. Hanno Invitato tutti i miei amici, compreso Mattia.

Sono davvero sorpresa e felice. Per fortuna nell'ultimo periodo con Max va molto meglio, siamo tornati affiatati da fare invidia a chiunque, la classica coppia perfetta. Sto riuscendo a darmi una calmata e a mascherare i miei sentimenti per Mattia. Ho capito che non ci apparteniamo e che tra noi non accadrà mai niente. Non è giusto pensare o desiderare l’uomo di un'altra e soprattutto non è giusto ferire l’uomo che mi ama. Più mi guardo intorno e più mi rendo conto di quanto sia fortunata.

Sembrano divertirsi tutti e la festicciola organizzata dai miei sta svolgendo per il meglio, il cibo è fantastico, mia mamma ha fatto preparare i miei piatti preferiti e mi stanno sommergendo di affetto e regali.

<> Mi incalza Rossana distraendomi dai miei pensieri.

<> Le dico conoscendo la sua curiosità.

I ragazzi mi hanno regalato una tuta e le ragazze due completi intimi: uno è in pizzo nero e l’altro sempre in pizzo ma color cipria e con un perizoma così ridotto che indossandolo non lascerà niente all’immaginazione.

Un bigliettino attira la mia attenzione:

Vederti danzare mi emozionerà sempre, riesci a farmi assaporare la sensazione di libertà, ogni tuo movimento per me è poesia. Mattia

Leggendolo sono entrata per un attimo nel panico. Apro la scatola che accompagnava il bigliettino per vedere cosa contiene e con stupore ci trovo un Ipod.

Guardo Mattia e lui sorridendo mi dice: <>

<> gli dico accennando un timido sorriso.

Pazzesco, è un buon osservatore, penso che nessuno abbia mai fatto caso a cosa indosso e a che cosa uso per ascoltare la musica quando vado a correre.

Vengo distratta dal campanello, qualcuno sta suonando alla porta e mi domando chi possa essere. Ecco che la mia curiosità viene premiata: ci sono degli ospiti non graditi, i due brutti ceffi con cui Mattia litigò tempo fa davanti al portone.

Mattia si irrigidisce alla loro presenza, l'invita ad uscire accompagnandoli alla porta e va via con loro, abbandonando la festa senza salutare.

Sono molto preoccupata per lui, ho pensieri sempre più confusi e mi domando cos’abbia da nascondere e cosa possano volere da lui quelle brutte persone.

Non voglio far trapelare la mia preoccupazione e cerco di ridere e di farmi coinvolgere dall’allegria degli altri anche se vorrei solo poter rimanere sola con le mie riflessioni.

La festa sta volgendo al termine e di Mattia neppure l’ombra. Continuo a guardare la porta del salone sperando di vederlo rientrare e assicurarmi che stia bene. Sono preoccupata, vorrei poter chiedere a mia madre, magari lei sa qualcosa inerente al passato di Mattia. Poi ci ripenso: no, non è giusto, voglio che sia lui a raccontarmi tutto.

A mano a mano vanno via tutti, compreso Max, che spero non si sia reso conto della mia “non presenza”. Devo fare qualcosa per restare alzata il più possibile e attendere il ritorno di Mattia, ho bisogno di accertarmi che stia bene.

<> chiede mia madre distraendomi dalla confusione che ho in testa.

<>

<>

<> dico abbracciandola forte.

<> Chiede preoccupata.

<>

<> Dice facendosi andar bene la fugace risposta.

<> Per quanto voglia stare sola per potermi immergere nei miei pensieri, penso che aiutare mia madre mi possa aiutare per distrarmi e a fare passare il tempo. Chissà, magari nel frattempo potrebbe rientrare Mattia e voglio capire di che umore è, potrebbe avere bisogno di sfogarsi. Mattia, dove diavolo sei?

Sparecchiamo i tavoli, passiamo l’aspirapolvere, laviamo i piatti, li asciughiamo e sistemiamo la cucina. È trascorso un’infinità di tempo e ancora niente.

Rimango insieme a mia madre per chiacchierare un po’ e per farle vedere i regali che ho ricevuto e poi ci dirigiamo nelle nostre stanze.

Faccio la doccia e mi preparo per la notte. Sono sdraiata sul letto e non riesco a dormire, continuo a pensare a Mattia, dove possa essere e chi cavolo possano essere quegli esseri disgustosi. Mi domando perché lui non parli mai della sua famiglia, è una persona così chiusa... Ha l’umore sempre più altalenante, da che sorride si incupisce in men che non si dica. Non ci vuole una scienza per capire che quei due sono tipi poco raccomandabili, sono dei primitivi, hanno degli atteggiamenti ignobili e sicuramente ignorano l’esistenza del galateo. Sembrano usciti da qualche film mafioso. Solo al loro pensiero rabbrividisco!

Di dormire non se ne parla, rileggo il biglietto di Mattia e collego l’Ipod che mi ha regalato al portatile per caricare della musica.

Sento dei passi, Mattia! Scendo dal letto e mi precipito alla porta spalancandola.

<> gli dico scrutandolo per cercare di capire di che umore possa essere e soprattutto per verificare che sia ancora tutto intero.

<> Dice con aria preoccupata.

<>

<>

Non gli do il tempo di finire di parlare e gli chiedo: <>

<>

Mi accorgo che fa di tutto per evitare di raccontarmi cosa gli è successo. Di colpo cambia umore e noto che mi scruta con gli occhi dalla testa ai piedi e sogghignando mi dice: <>

Mi guardo e mi rendo conto di avere indosso una misera sottoveste bianca in raso che copre ben poco. Arrossisco e cerco di filarmela il prima possibile.

<> riesco a dirgli nell’imbarazzo più assoluto.

<> mi dice facendomi un occhiolino malizioso.

Praticamente scappo in camera mia vergognandomi a morte, mi ero dimenticata di quello che indossavo. Non uscirò mai più da questa stanza. Mi sto facendo un sacco di complessi. Oddio e se pensasse che l’abbia fatto apposta a mostrarmi così?!?

Cosa devo fare per aiutare Mattia, non capisco perché si ostini a non volersi sfogare con me, forse non mi trova all’altezza. Mi aveva promesso che appena avrebbe avuto voglia di parlarne con qualcuno io sarei stata la prima a cui si sarebbe rivolto, magari devo solo avere un po’ di pazienza. Mattia perché devi essere così taciturno?

“Tenera Isabel” Pensa tra sé Mattia, ancora divertito per l’espressione e l’imbarazzo che ha suscitato in lei e per un attimo non ha più pensato ai suoi problemi.

“Devo trovare una soluzione il prima possibile. Un giorno di questi le racconterò tutto, ho notato come si preoccupa per me, sono le tre del mattino e lei è sicuramente rimasta sveglia per aspettarmi. Oh Isabel… Se solo tutto fosse meno complicato!”

VII

Ho fatto bene ad andare a fare jogging così ho scaricato un po’ di tensione.

Il sole emana un calore insopportabile, siamo in autunno e oggi sembra d’essere in piena estate. Stagioni dove siete finite?!? Non vedo l’ora di arrivare a casa per potermi levare questa tuta impregnata di sudore, rinfrescarmi e indossare qualcosa di più leggero.

Due sagome davanti al cancello di casa attirano la mia attenzione. Che diamine ci fanno loro qui? Ci sono i due ben noti “signori” privi di buone maniere davanti al portone, sicuramente staranno aspettando Mattia.

<> mi chiedono sarcasticamente. Che diavolo vogliono da me questi deficienti?

<> Rispondo in tono seccato.

La loro presenza mi infastidisce e fa sparire il mio buonumore.

<> esclamano facendosi beffa di me, con un sorrisetto, che vorrei levargli magari armandomi di mazza da baseball e dandogliela sui denti.

Mi irrigidisco e inizia a salirmi il nervoso, alzando il tono della voce rispondo molto sgarbatamente: <> Questi due hanno il potere di tirare fuori la parte peggiore di me… Istigano alla violenza!

<> faccio una pausa per prendere fiato <> esclamo urlando istericamente e al culmine della sopportazione.

Mentre cerco di aprire il portone il tizio più grosso si mette davanti per impedirmi di entrare in casa e con fare minaccioso mi dice: <>

Nel frattempo si avvicina anche l’altro squallido soggetto che con aria minacciosa mi intima: <>

Nello stesso istante arriva Max il quale ha sentito ogni cosa e interviene immediatamente in mia difesa: <>

<> Mentre continuano con le loro stronzate si allontanano ridacchiando. Mettono i brividi.

Max mi fissa con aria furiosa e mi sbraita contro: <>

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