bannerbanner
La Notte Oscura Dell’anima
La Notte Oscura Dell’anima

Полная версия

La Notte Oscura Dell’anima

Настройки чтения
Размер шрифта
Высота строк
Поля
На страницу:
1 из 6

Aldivan Teixeira Torres

La Notte

Oscura dell’Anima

Titolo | La Notte Oscura dell’Anima

Autore | Aldivan-Teixeira-Torres

© Tutti i diritti riservati all’Autore

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell’Autore.

E-mail:aldivanvid@hotmail.com

Questo ebook, incluse tutte le sue parti, è protetto da diritto d’autore e non può essere riprodotto senza il consenso dell’autore, rivenduto o trasferito.

Breve Biografia:

Aldivan Teixeira Torres, è nato a Arcoverde- PE, ha creato la serie il veggente, le serie i figli della luce, è poesia e sceneggiature. La sua carriera letteraria è iniziata alla fine del 2011 con la pubblicazione della sua prima opera, il romanzo: Forze Opposte - il mistero della grotta. Per una qualche ragione, smise di scrivere riprendendo la sua carriera solo nella seconda metà del 2013. Da allora non ha più smesso. Lui spera che la sua scrittura contribuirà alla cultura di Pernambuco e brasiliana, suscitando il piacere di leggere in quelli che non ne hanno ancora l'abitudine. Il suo motto è 'Per la letteratura, l'uguaglianza, la fraternità, la giustizia, la dignità e l'essere umano, onore per sempre'.

Dedica

Dedico questo secondo libro della serie 'Il veggente' (o vidente) a tutti coloro che, direttamente o indirettamente mi hanno incoraggiato alla realizzazione dei miei sogni, in particolare la pubblicazione del mio primo libro dal titolo 'Forze Opposte: il mistero della grotta'. A parte loro, devo ricordarmi del creatore che mi ha regalato il dono e i miei familiari che, anche se non mi hanno incoraggiato agli inizi della mia carriera, sono sempre stati al mio fianco nei momenti buoni e cattivi. Andiamo a imbarcarci in una nuova avventura insieme!

I due figli

C'era un uomo che aveva due figli;

il più giovane disse al padre: 'Padre, dammi la mia parte di patrimonio' Così lui divise la proprietà tra di loro. Non molto tempo dopo, il giovane figlio mise insieme tutte le cose che aveva e partì per un paese lontano e là sperperò tutti i suoi beni vivendo in modo scellerato. Dopo aver speso tutto, ci fu una grande carestia in tutto il paese e lui cominciò a trovarsi nell’indigenza. Allora andò e si fece assumere da un abitante del paese, che lo mandò nei suoi a campi a pascolare i porci. Desiderava di riempirsi lo stomaco con i baccelli che i maiali mangiavano, ma nessuno gli dava niente.

Quando tornò in sé, disse:

'Non so quanti lavoratori in casa di mio padre avevano cibo in abbondanza, e io qui muoio di fame! Mi metterò in viaggio e tornerò da mio padre dicendogli:

Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te. Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; fammi diventare uno dei tuoi garzoni '. Così si fece forza e andò da suo padre.

Ma quando era ancora lontano, suo padre lo vide e si riempì di commozione per lui; corse da suo figlio, gli gettò le braccia al collo e lo baciò.

Così il figlio gli disse, Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te. Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.

Ma il padre disse ai suoi servitori: Presto! Portate il vestito più bello e mettetelo su di lui. Mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi. Portate il vitello grasso ed ammazzatelo. Facciamo una festa e celebriamo questo mio figlio che era morto ed ora è di nuovo vivo; Si era perso e si è ritrovato. Quindi iniziarono a festeggiare.

Luca 15,11-24

Sommario

La Notte

Oscura dell’Anima

Dedica

I due figli

INTRODUZIONE

Dopo la grotta

Il taxi

Il sentiero per la montagna

Il primo giorno sulla montagna

La notte oscura dell’anima

Il primo incontro con il guardiano

L’attesa della sfida

Orgoglio

Un altro giorno

Avidità

Riflessioni sulla sfida

Lussuria

Ritorno alla capanna

L’incontro con l’Indù

Lo saluto e mi avvio verso la mia capanna.

Perfezionamento

Ira

Imparando sull’ira

Invidia

Imparando sull’invidia

Importanti riflessioni

Ingordigia e pigrizia

Addio all'Indù

Il viaggio

Il primo giorno del viaggio

Le storie del Capitano

Le sirene

La scoperta

La tempesta

Lo Scontro

Un giorno senza speranza

Finalmente la luce

L’isola

Il palazzo

Preparazione

Il furto

Lo stupro

Il terrorismo

Eldorado

La prigione

Il matrimonio

Il primo giorno dopo il matrimonio

Sogno ispiratore

La routine e la lotteria

Ritorno alla normalità

Il risultato della lotteria e la decisione

Viaggiando e arrivando a Pesqueira

L’asta

L’incontro

La risposta

L’inizio della coltivazione di pomodori

La prima amicizia

Pieno di sole e pioggia

Il periodo della gravidanza

La nascita

Quindici anni dopo

La festa e la divergenza

La rivelazione

Dopo la rivelazione

Alcuni mesi dopo

Una nuova fase

Il viaggio a Recife

Il corso preparatorio

Un giorno al mare

La festa

Il giorno dopo

Incontrare ancora Marcia

Il parco

Il teatro

Il periodo di un anno

L’esame di ammissione

Il fallimento e la vittoria

L’abbandono

La vita di strada

I crimini continuano

Tentativo di omicidio

L’incontro

La favela

Il coinvolgimento nel traffico di droga

Un fatto decisivo: il confronto con la polizia

La promozione

Vivere la “notte oscura”

Un nuovo fatto importante: La lotta con le bande rivali

Un nuovo adattamento

Lo psicologo

Il rifugio

La prima sessione

Riflessioni sulla vita

La seconda sessione

Il distacco dalle cose materiali

La terza sessione

La scoperta di un nuovo amore

La prigione

La condanna

30 anni di reclusione

La fine della visione

Lasciare l’isola

Il viaggio di ritorno

L’addio

Incontrando ancora il guardiano e l’Indù

Conclusione

INTRODUZIONE

La “Notte oscura dell’anima” può essere definito come uno sguardo critico ad una fase molto difficile che ognuno di noi prima o poi attraversa. Parla di un periodo propizio alla condanna o, per quanto sembri incredibile, ad una inusuale salvezza della persona.

Per raggiungere il finale è necessario determinare il momento esatto per fronteggiare le crisi per far sì che ci sia possibile liberarsi dall’oscurità ed entrare definitivamente nel grembo divino. Attraverso questo libro verranno svelati gli elementi chiave, per riuscirci con successo. A parte queste caratteristiche, il testo mostrerà anche come riuscire a convivere con le due forze esistenti nell’universo ed essere in grado di controllarle adeguatamente.

Vorrei anche evidenziare che il libro è rivolto a tutte quelle persone che per una ragione o per un’altra non hanno ancora trovato la loro strada nella vita, ma non hanno perso la speranza di un cambiamento e che sanno forse ottenere la pace desiderata che tutti quanti cerchiamo. E inoltre con questo libro spero di contribuire all’evoluzione morale e spirituale dell’essere umano. Auguro a tutti una piacevole lettura e fino alla prossima volta, il favore di Dio.

Dopo la grotta

Ciao a tutti, da quanto tempo! Sono entrato nella grotta della disperazione circa un anno fa realizzando il mio desiderio di cominciare la carriera di scrittore, un’esistenza molto appagante. Ora mi sento pronto per proseguire i miei sogni. Sebbene prima di questo vi narrerò brevemente cosa mi è successo nel periodo successivo alla grotta. A volte dopo aver scalato la montagna di Ororubà, aver incontrato il guardiano, il giovane ed il bambino, sempre affrontando il fantasma e le varie sfide, sono tornato a casa dai miei genitori, sicuro, vittorioso felice e desideroso di ricominciare con la vita passata. Il che è esattamente ciò che ho fatto e dedicandomi agli studi e al lavoro ho finito l’università e trovato nuove idee per proseguire la mia carriera. E’ stato un momento importante e necessario che mi ha dato un’immensa soddisfazione, perché i miei sforzi sono stati ricompensati. Sebbene non fossi ancora completamente realizzato, in quanto non avevo raggiunto la realizzazione di un sogno più grande: vedere la mia serie “Il Veggente” al top della letteratura mondiale. Forse sono troppo pretenzioso, ma mi sento di esserlo, alla fine io sono un veggente trasformato dal miracoloso potere della grotta della disperazione, la grotta più pericolosa al mondo. Bene lasciamo questa decisione al destino.

Dopo il successo del primo compito che era quello di riunire le “Forze Opposte”, di controllarle e di aiutare qualcuno a trovare sé stesso, Posso dire di sentirmi pronto per la prossima avventura. Pensando a questo, io ho preso la seguente decisione: tornare alla sacra base della montagna di Oroubà e incontrare il guardiano in modo che lei mi potesse aiutare con il grande obiettivo di questo libro, quello di comprendere la pericolosa e misteriosa “Notte oscura dell’anima”.

Presa la mia decisione, ho iniziato a preparare le valigie, messo da parte gli oggetti più essenziali: qualche vestito, il mio crocifisso, la mia Bibbia, il mio orologio da taschino, un computer, l’essenziale per il bagno e dei libri per tenermi occupato durante e dopo il viaggio. Dopo aver organizzato tutto vado in cucina con l’intenzione di salutare la mia famiglia. Trovo mia madre, la abbraccio e comincio il difficile dialogo:

– Cara mamma, sono venuto qui per dirti che ho deciso di tornare al villaggio di Mimoso, con lo scopo di raggiungere la seconda fase del mio miglioramento critico, spirituale, morale e umano.

È un viaggio strettamente necessario perché io possa finalmente capire cosa mi è successo un po’ di tempo fa, la mia notte oscura dell’anima e questa è una situazione comune in tutti i mortali.

– Un altro viaggio a Mimoso? Com’è possibile che tu non ti renda conto che questa è una follia, figlio mio? Il tuo posto è qui, al mio fianco. Perché questa notte oscura è così importante al punto di volermi abbandonare?

– Sto andando a Mimoso per inseguire i miei sogni. La prima tappa l’ho completata, ma appartiene al passato e ora sto cercando nuove sfide. Io credo che la risposta giaccia nelle montagne e perciò sto andando là. Mamma prova a comprendermi, mi hai cresciuto per affrontare il mondo e non per te. Ricorda che io sono il veggente, l’unico essere umano che è sopravvissuto alla grotta della disperazione, quindi ho le mie responsabilità verso i lettori e l’intero mondo. Invece di provare a convincermi a non andare, dovresti incoraggiarmi, perché ho deciso. Ad ogni modo volevo trovarti per darti un abbraccio.

Detto questo, sono andato da mia madre e ci siamo abbracciati. Questo gesto, tenero e vigoroso, mi ha aiutato a recuperare le energie, ed era esattamente quello che mi serviva per affrontare le sfide successive, compresa questa. Dopo l'abbraccio, le ho finalmente detto addio e mi sono incamminato verso la porta con le lacrime agli occhi. Nel frattempo ho mentalmente analizzato i miei piani per il viaggio. Che cosa mi aspetterà? Non ne avevo la più pallida idea. Ero sicuro solo che sarebbe stato rivitalizzante e che sarebbe stato portatore di esperienze. Lettore, avanti, proseguiamo insieme.

Il taxi

Dopo un po', lascio finalmente la casa. Mi metto subito alla ricerca di un comodo mezzo di trasporto, silenzioso ed economico per arrivare a Mimoso. Valuto tutte le possibilità e finisco per decidere che il più adatto sarebbe stato un taxi, considerando che la distanza non era assolutamente proibitiva (24 Km). Presa la decisione, mi servo delle mie risorse per prendere il primo che passa. Dopo alcuni tentativi, riesco finalmente a prenderne uno. L'auto si ferma, chiudo la porta e mi metto comodo. In questo momento, ho la sensazione di essere esaminato dall'autista, ancor prima che lui mi chieda:

– Dove andiamo, Signore?

Lo guardo e rispondo semplicemente:

– Siamo diretti a Mimoso, un posto vicino alla montagna Ororubà, una montagna sacra.

Dopo aver detto ciò, lui mi guardò sprezzante, dicendo:

– Bene, conosco bene dov’è Mimoso, andiamo. Anche se non avevo mai sentito dire che la montagna di Ororubà fosse sacra. Mi racconti subito questa storia.

Non volendo perdere troppo tempo in questa parte del viaggio, premetto:

– È una storia lunga. Ve la racconterò durante il viaggio. Possiamo andare ora? Sono ansioso di arrivare alla mia destinazione.

Lui concorda con me e sebbene non paia troppo felice, mette in moto la macchina. Allo stesso tempo, poi ancora una volta, mi lancia un’occhiata. Cosa starà pensando di me? Penso per un momento, arrivando alla conclusione che il suo comportamento sia naturale, dopo tutto pochissimi sanno del segreto della grotta. Comunque io non sono uno stupido e non mi può trattare in un modo simile. Perciò decido di dirgli la verità.

– Autista, sono pronto a raccontarle. Come si chiama?

– Mi chiamo Aurelio e lei?

– Mi chiamo Aldivan, ma mi può chiamare il veggente o figlio di Dio. Ora le spiego nel dettaglio, in modo che lei possa credere all’affermazione che ho fatto un attimo fa.

– Sono pronto, può iniziare il racconto.

– Circa un secolo fa, le tribù Xukuru erano in guerra per colpa dello stratagemma di uno stregone chiamato Kualopu. Per molto tempo si sono combattute molte battaglie e quindi la tribù dei Xukuru è stata in pericolo di scomparire. Dopo essere venuto a conoscenza di questa storia uno stregone buono decise di intervenire. Giunse a un patto con le forze dell'universo, offrendo la sua vita in cambio della fine della guerra. Dopo quel patto si verificò un miracolo. Lo stregone venne ucciso e la guerra finì. Il mago pagò il prezzo dovuto e la pace venne ristabilita. Da quel giorno il monte di Ororubà diventò sacro e la grotta della disperazione, che si trova sulla sua sommità, ricevette poteri miracolosi in grado di trasformare qualsiasi sogno in realtà, a condizione che i sogni non fossero di natura egoistica. È la seconda volta che ho il piacere di andare a vivere sulla montagna.

– Molto interessante. Lei dice che è la seconda volta che va in quel luogo? Com’è stata la prima?

– È stato un anno fa. Ero un povero sognatore in cerca di conoscenze e del modo in cui controllare le mie 'Forze opposte'. Con questo obiettivo ho scalato la montagna, raggiunto la sua sommità, incontrato il guardiano (un essere miracoloso che conosce misteri profondi), dopo aver portato a compimento delle sfide, ho incontrato il fantasma, il giovane e il bambino, e infine, sono entrato nella grotta. Quest'ultima esperienza ha cambiato la mia vita completamente, perché sono diventato il veggente, un essere in grado di superare le barriere del tempo e dello spazio e onnisciente attraverso le sue visioni. Con i miei nuovi poteri, ho iniziato a comprendere i sentimenti più profondi e le intenzioni delle altre persone. Ad ogni modo, non posso ancora dire di essere pronto. La vita è un apprendimento eterno in cui la grotta era solo una tappa. Ora sono pronto per nuove sfide e, pertanto, la mia vita è tornata indietro. Questa volta voglio comprendere la notte oscura della mia anima, il significato di tutto ciò che ho vissuto due anni fa. Credo che troverò le risposte sulla montagna, o al massimo inizierò un nuovo viaggio.

– La sua storia è davvero impressionante. Le credo, perché ho sentito la sincerità nelle sue parole. Solo non ho capito una cosa, qual è il significato di questa espressione, notte oscura dell'anima?

– In questo momento, io stesso non so il significato esatto di notte oscura. Ma posso spiegarle un concetto basilare, è il momento in cui ci distacchiamo dalle forze benigne dell'universo per pensare solo alla nostra vanità. Questo momento è critico, essendo in grado di distruggere o di salvare l'anima di un essere umano, a seconda della situazione.

– Credo di aver capito. Sono già passato attraverso la mia notte oscura quando sono stato infedele a mia moglie con le signore della notte. Quando mi ha lasciato, ho capito il vero valore, mi sono pentito e ci siamo riavvicinati. Da allora in poi sono stato un uomo nuovo.

– Quello che è successo a te posso garantire che è stato uno sbandamento. Infatti, la notte scura è molto più profonda di quanto possiamo immaginare. Spero di riuscire a trovare le risposte di cui ho tanto bisogno.

– Buona fortuna con la tua ricerca. Ti vedo un ragazzo educato, intelligente e determinato. Le persone determinate raggiungono sempre i loro obiettivi.

– Grazie. Ora ho bisogno di meditare e riposarmi. Non mi svegliare finché non abbiamo raggiunto la nostra destinazione.

Aurelio mi rassicura ed inizio a concentrarmi sul mio io interiore, a dimenticare tutte le preoccupazioni. Gradualmente, il corpo si rilassa e si risvegliano le percezioni extrasensoriali. Quasi subito comincio a vedere immagini distorte e confuse. Poco più tardi, scosso dalla forza dei pensieri, mi vedo contornato da un'enorme pianura in tutti i lati. Io sono esattamente al centro della pianura. Dal lato destro appare un sole cocente e forte. Questo sole mi pulisce da tutte le impurità e mi dà una sensazione di pace e libertà. Allo stesso tempo, dal lato sinistro appare una nube densa e scura, che porta un'atmosfera pesante, piena di pensieri e sentimenti negativi. Questa forza ha la capacità di condannare tutti quelli vicini, quelli assorbiti dalla sua ombra. Vicino ad essa mi sento in colpa, anche senza aver avuto un giudizio imparziale. Le due forze si avvicinano sempre di più, producendo in me l'incontro delle due 'Forze Opposte', che qualche tempo fa sembrava fossi riuscito a tenere sotto controllo. Poco dopo, tra le due forze, appare un angelo che porta sul volto il simbolo della parola scelta. Lo invoco, e l'urto tra le due forze opposte si ferma, almeno temporaneamente, lasciandomi un po' più rilassato. Anche così, io non sono libero dalle possibili interazioni della notte oscura, che sembra essere parte di ogni individuo. Dopo l'invocazione, l'angelo, il sole, la nube scura, il paesaggio, scompare tutto e a poco a poco ritorno cosciente. Infine mi sveglio. Mi rendo conto di essere nello stesso posto di prima, all'interno di un taxi in movimento. Cosa significa tutto questo? Per trovare le risposte, guardo fuori dal finestrino e vedo che sono quasi a destinazione. Sono felice, sono più vicino ad ottenere le risposte.

Il sentiero per la montagna

Finalmente la macchina arriva a destinazione e si ferma. Prendo immediatamente, la mia valigia ed esco. Partendo, comincio a ricordarmi tutte le parti del centro del villaggio. A prima vista, sembra molto tranquillo e accogliente, proprio come l'ultima volta. Inizio il mio cammino quando alcune persone conosciute mi si avvicinano, cercando di aiutarmi. Li ringrazio e subito iniziamo a chiacchierare. Dopo poco, li saluto, usando come scusa una faccenda importante e urgente che mi attende sulla montagna. Riprendo il cammino, portando con me la pesante valigia e delle sgradite preoccupazioni. Che cosa mi aspetterà dopo aver scalato la montagna per la seconda volta? Come starà la cara signora guardiano? Quelle erano solo alcune delle domande che mi affollavano il cervello.

Vado avanti a camminare e per la prima volta mi sento stanco. Le circostanze mi costringono a fermarmi per un po' e di nuovo un'angoscia invade completamente il mio essere. Che cosa stava succedendo? Dove erano lo spirito, la fede e l'energia del avventuriero, che iniziò questo viaggio un anno fa? In quel momento, tutto ciò mi fece credere di non essere più la stessa persona. Prima di essere colto da un totale senso di disperazione, decido di analizzare in modo imparziale la situazione. In un periodo breve e intenso dopo la grotta, si verificarono situazioni del tutto avverse, che mi fecero ripensare a chi fossi. Tuttavia, mi rendo conto che quel momento era necessario per tornare in me , il sognatore. Senza di esso, certamente non sarei stato in grado di affrontare tutti gli ostacoli che probabilmente mi separavano dal comprendere appieno la notte oscura dell'anima. Pensando a questo, faccio un profondo respiro cercando l'energia capace di guidarmi, e quando penso di averla finalmente trovata, continuo il mio cammino. In questo momento, mi sento già più rilassato e rassicurato, anche se sono solo ai piedi della montagna.

Mi incammino, mi allontano un po dalle pendici e le voci della montagna entrano in azione. Mi sento confuso e stordito, perché sono estremamente forti. Come l'ultima volta, cercano di convincermi a rinunciare. Oltre alle voci, il mio sesto senso viene sottoposto ad una sequenza di immagini. Che mi mostrano del fuoco, il dolore, delle azioni disumane, i tradimenti, l'incontro delle forze opposte e la notte oscura dell'anima. Per un attimo perdo la coscienza e mi ritrovo nel Brasile dei tempi coloniali. Vedo l'inizio, la metà e la fine di tutto. In questa visione retrospettiva, riesco a vedere il primo contatto dei proprietari innocenti del Brasile, gli indigeni, con i forestieri che dietro al loro aspetto amichevole nascondono i loro secondi fini. Questi vengono accolti amichevolmente e mentre gli ignari padroni di casa non sospettano nulla, essi fanno di tutto per scovare le loro ricchezze. Nel loro primo tentativo, non trovano ciò che stanno cercando e tornano sui loro passi. Più avanti tornano e schiavizzano brutalmente gli indigeni, impadronendosi delle loro risorse naturali e questo causerà uno dei più grandi massacri etnici di tutti i tempi. Questo rappresenta il fuoco della notte oscura dell'anima, un incendio che ha distrutto vite, sogni e speranze.

Ad un certo punto, la mia visione cambia e mi vedo proiettato nei campi di concentramento nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale. In questa visione, è ben chiaro l'aspetto della notte oscura degli oppressori, perché agiscono tramite la menzogna, l'astuzia, sono freddi e malvagi oltre ogni limite. Sono sottoposto a fortissime scene di violazione dei diritti umani, e questo mi fa scoppiare in lacrime. Come può un essere umano, immagine del Creatore, essere in grado di tali atrocità e di tale odio? Persone così, nazionalisti e piene di pregiudizi, che fanno quasi sembrare Satana un angelo. Questo rappresenta la sofferenza della notte oscura ed il suo sentiero senza ritorno. Un attimo dopo, vengo trascinato via fino ad una distesa immensa di vegetazione, più precisamente la foresta amazzonica. Volo sopra la zona e ad un certo punto vedo una grande radura nel bosco. Decido di atterrare per indagare. Con poca sorpresa, incontro alcuni uomini che imbracciano diversi strumenti, con l'intento di abbattere il maggior numero di alberi possibili, in una zona protetta in cui dovrebbe essere garantita la conservazione dell'ambiente. Questa situazione mi fa piangere ed inizio a maledire le fonti del potere e della ricchezza, causa di tutto questo. Mentre in un altro luogo, non troppo lontano, la notte oscura si completa con l'uccisione indiscriminata della fauna. Mi sento furioso di fronte a queste situazioni e mi domando: Che diritto ha l'uomo di agire in questo modo? Noi non siamo i proprietari di questo mondo, ma ospiti di passaggio che dovrebbero rispettarlo e preservarlo. Di questo passo, non ci sarà nessun un futuro per le nuove generazioni. Questo rappresenta le azioni disumane della notte oscura.

На страницу:
1 из 6