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Una donna
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Mario

Clelia mia, ti ringrazio… (La bacia.)

(Tutti e due si calmano. Mario si stacca da lei rincorato, svelto, arzillo e va a prendere il cappello e il quadretto.)

Clelia

(scontenta) Che fai! Mi lasci proprio adesso?

Mario

Sì, ti lascio proprio adesso, perchè adesso mi sento benone, pieno di coraggio… Ho una buona speranza… Mi pare che tutto ciò che tenti adesso mi debba riuscire… Ho qui un piccolo capolavoro… (Mostra il quadretto avvolto in una carta.)

Clelia

Lasciami vedere…

Mario

È una testina: pare il ritratto d'una scimmia. Ma ho appuntamento con la cima degli imbroglioni: un mezzano d'arte apocrifa. E, perbacco, oggi stesso quello lì mi farà trovare… il compratore americano!

Clelia

Lasciami vedere..

Mario

(allegro) Ti farò vedere… il biglietto rosso. Ahi ah! ah! Arrivederci, (l'abbraccia e bacia) arrivederci, cuor mio, Cosuccia mia, tutta mia, solamente mia…

Clelia

(ansiosa e triste) Non te ne andare ancora… Aspetta… Mi sembra così brutto che tu te ne vada ora che la tristezza è passata…

Mario

Va là, che voglio profittare di questo lampo… di genio! Vado e torno presto. (Via di corsa chiudendo l'uscio.)

Clelia

(sùbito lo riapre, chiamando Mario come se avesse bisogno urgente di trattenerlo) Mario!.. Mario!.. (Tra sè) Ih! come corre!.. (Senza chiudere l'uscio, si accascia sulla sedia presso la porta.)

SCENA VCLELIA, ANGIOLINA, indi CARSANTIClelia

(si sente male; le manca il respiro; è abbattuta.)Ahi!.. Ahi!.. (S'alza, va fino alla tavola apparecchiata, e beve avidamente il vino già versato nel bicchiere. Quindi, respira come si sentisse meglio. – Resta assorta, in piedi, con le spalle voltate alla porta.)

Angiolina

(entra, non vista, circospetta) Io sono qui.

Clelia

(voltandosi) Hai venduto l'abito?

Angiolina

Ma che abito!! (Sempre guardinga) Ero abbasso a far la spia. Appena il signor Mario è uscito, io ho infilato il portone. Non sono sola. C'è per le scale il signor Carsanti.

Clelia

(scattando con violenza) E chi t'ha dato il permesso di condurmi questo seccatore?

Angiolina

Nessuno! E se dovevo aspettare che me lo deste voi il permesso, sarei stata fresca! (Umilissima)Ma quel poveretto mi ha tanto pregata, che io ne ho avuto pietà. E poi non è un appestato, che diamine! Almeno state a sentirlo per cinque minuti. Non vi costa niente. E diteglielo voi stessa in faccia un bel no come glie lo avete mandato a dire tante volte per mezzo mio… E allora se ne persuaderà e lascerà in pace voi e me. (Esplodendo)Oh! io sono stanca di andare e venire ogni giorno inutilmente! (Mutando tono) Lo posso fare entrare?

Clelia

Bada che lo tratto male!

Angiolina

Trattatelo come volete: io me ne lavo le mani. (Corre verso la porta.)

Clelia

No, Angiolina: ti proibisco…

Angiolina

Meglio levarselo d'attorno una volta per sempre. (Sull'uscio, a voce bassa) Ehi, ehi, signor Carsanti…

Clelia

«Ti proibisco» dico!..

Angiolina

(senza darle retta) Signor Carsanti, favorite… favorite… La signorina ha acconsentito a ricevervi…

Clelia

(non ha l'energia di ribellarsi, ed esclama quasi tra sè:) Bugiarda!

Angiolina

(facendo strada a Carsanti) Avanti… Avanti…

Clelia

(si concentra nella rabbia e nella debolezza.)

Angiolina

(chiude l'uscio non appena Carsanti è entrato.)

Carsanti

(timidamente) Grazie d'avermi finalmente concesso…

Clelia

(severa) Non c'è da ringraziarmi, perchè non ho concesso nulla. Ho tollerato che voi entraste soltanto per dirvi… per pregarvi di non importunarmi più.

Carsanti

(paziente e galante) È dunque un odio?

Angiolina(resta indietro vigilando.)Carsanti

Ma che cosa ho fatto io per essere da voi odiato?.. In altri tempi, una persona come me non sarebbe stata odiata da voi: anzi voi l'avreste accolta con cortesia, con molta cortesia…

Clelia

(crudamente) Che ne sapete voi?..

Carsanti

Suppongo.

Clelia

Non avete il dritto di fare delle supposizioni sul conto mio.

Carsanti

Perdonate… Non ho la menoma intenzione di offendervi, nè d'irritarvi…

Clelia

E allora perchè siete venuto mio malgrado?

Carsanti

Perchè… ho avuto in mente di fare una buona azione.

Clelia

Quale?

Carsanti

(sempre timidamente) …Io so che le vostre condizioni finanziarie non sono floride; io so che siete stata obbligata a vendere i pochi abiti che vi restavano; io so che menate una vita di privazioni, di sagrifizii, di torture; io so che avete dei debiti…

Clelia

Non è vero! In ogni caso, ciò non vi riguarda: io non vi conosco!

Carsanti

E io desidero che mi conosciate. La buona azione che intendo di compiere basterà, spero, a rendermi meno ignoto. (Pausa.) Per una donna come voi, abituata al lusso e alla spensieratezza, per una donna così bella, così fine, così preziosa, la miseria… è un'offesa! E io voglio, a qualunque costo, comprendete, a qualunque costo, voglio salvarvi dalla miseria…

Clelia

Non lo potete!

Carsanti

Sono ricco…

Clelia

Ma non vi amo.

Carsanti

(con un sorriso maligno, sommessamente) Non è stato poi sempre necessario che amaste per…

Clelia

(interrompendolo e smettendo un po' l'aria burbera)Ma ora, vedete, non sono più la stessa… Signore, apprezzate la mia franchezza: non vi amo (recisa) e non potrei essere da voi posseduta mai! Ve lo chiedo in grazia: non insistete.

Carsanti

(insinuante) Io insisto…

Angiolina

(non vista da Clelia, gli fa dei cenni come per ricordargli il consiglio datogli, di fingersi, cioè, un semplice benefattore.)

Carsanti

(non intende bene, e a ogni parola guarda Angiolina per secondarla)

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